ANNO: U.S.A. 2007
GENERE: Azione
REGIA: Mikael Hafstrom
CAST: John Cusack, Samuel L. Jackson, Mary McCormack, Tony Shalhoub, Jasmine Jessica Anthony, Len Cariou, Isiah Whitlock Jr. ,Paul Birchard e Margot Leicester.
DURATA: 133 '
TRAMA: Mike Enslin (John Cusack), un tempo brillante scrittore con alle spalle un ottimo romanzo d'esordio, non è mai riuscito a superare il trauma della morte della figlioletta e ha perso scrittura e moglie dopo il dramma.
Da tempo accumula la stesura di innumerevoli libri fra il cinico e il sensazionalistico in cui racconta la sua permanenza notturna in vari luoghi (cimiteri, camere d'albergo, case, castelli...) famosi per la presenza di fantasmi, poltergeist e fenomeni soprannaturali. La serie di lunghe notti solitarie alla ricerca di fantasmi inesistenti, tuttavia, è destinata a interrompersi quando Mike entra nella stanza 1408 del famigerato Dolphin Hotel.
Sfidando gli avvertimenti del direttore dell'albergo (Samuel L. Jackson), decide di pernottare proprio nella stanza che tutti considerano infestata, nella speranza che possa essere l'inizio di un nuovo bestseller.
Come molti degli eroi di Stephen King, Mike dovrà affontare però i suoi demoni, prima di superare la notte...
GIUDIZIO: Suspence, orrore, terrore.
1408, film rivelazione tra i più grandi successi del 2007 con oltre 115 milioni di dollari di incassi nel Mondo a fronte di un budget di 25 milioni che conferma il talento del regista svedese Mikael Håfström, nominato all'Oscar con Evil come Miglior Film Straniero, è un horror di pregevole fattura, dotato di grande coerenza e ottimo stile narrativo.
Tratto da un breve racconto di Stephen King pubblicato nel 2002 all’interno della raccolta di racconti Everything’s Eventual, 1408 è un horror autentico che riconcilia il pubblico con il genere cinematografico, troppe volte negli ultimi anni sdoganato, riciclato e svenduto alla stregua di torture e sadistic movies dove il sano orrore viene sostituito dall'insano ribrezzo per deprecabili immagini cariche di sevizie disumane e gratuite che suscitano disgusto violentando lo spettatore.
1408 è un film di grande stile sottolineato per tutta la sua durata, partendo dalla conclusione con l'agghiacciante finale enigmatico caratterizzato dal lieve, quasi impercettibile sorriso di John Cusack tornando indietro fino alle prime scene del film che coinvolgono lo spettatore nelle vicende del cinico Mike Enslin, non semplice character protagonista di classici horror ma personaggio accattivante che viene spontaneo comprendere ed appoggiare, figura ben delineata dal triste passato e dell'anima buia e tormentata.
L'inconfondibile firma di Stephen King è pregnante in questa pellicola che attacca, scuote e terrorizza non attraverso immagini mostruose e perseguitanti bensì procurando ansia nel cuore e nella mente, ritorcendo paure, emozioni ed affetti, causando orrore e sofferenza partendo dall'intimo e mettendo spalle al muro il protagonista permettendoci di condividerne le terrificanti vicende rese in maniera assolutamente vivida.
Non si può non sottolineare la coerenza di questa pellicola che rispetta le proprie scelte stilistiche a tal punto da non sfruttare il fin troppo facile espediente della figura di Katie Enslin per incutere terrore attraverso immagini innocenti da rovesciare improvvisamente in orripilanti, le presenze dannate che vagano per la stanza 1408 del Dolphin Hotel sono ben caratterizzate e giustificate, paurose e sofferenti esse stesse nella condivisione del terribile destino che pende inesorabilmente su chiunque alloggi nella 1408.
1408 non manca nemmeno di mostrarci la più sana delle paure caratterizzata dal buio, dall'oscurità di stretti, quasi soffocanti cunicoli d’aerazione dentro i quali non può mancare la classica, appena accennata e sempre d'effetto creatura mostruosa che assolve al suo "pauroso" compito in poche ma intense inquadrature.
John Cusack, ottimo attore che ha sempre mantenuto un profilo basso sia dentro che fuori dal set arricchendo a piccoli passi la propria carriera di molti film apprezzabili e di successo, è il fulcro di 1408: a lui il compito di accattivarsi il pubblico rendendo efficace la narrazione e coinvolgente l'intero, terrificante percorso che si trasforma nella più significativa esperienza in bilico tra vita, morte e terrore di Mike Enslin.
VOTO: 7,5 |