CRITICA a cura di Nasty Taste:
ATTENZIONE: Questa non è una recensione, è un commento in tempo reale perciò il film è completamente raccontato. Leggete solo dopo averlo visto. Il linguaggio usato non è propriamente per bambini.
Dragonball Evolution: Ma evolution di che cosa?
Non so se voglio fare questa cosa, non so se ne ho la forza e non so se perdere tempo mi è consentito, ma l’ignoranza su tale scempio di cinema e manga mi uccide e così mi appresto alla sua visione per amore della conoscenza.
Dura un’ora e ventuno probabilmente come autocritica dei suoi creatori, il regista James Wong e lo sceneggiatore Ben Ramsey: più di un tot di caxxxte non potevano dire.
Infatti le idiozie immani sparate già solo all’apertura mi fanno presagire sofferenza e arrabbiature varie; la storia di Dragonball è tanto bella, è già lì scritta e pronta, Toriyama ha fatto tutto per bene... Ma che vi costava riportarla pari pari? Almeno uno chiude un occhio sulla scelta degli attori e sulle scenografie e sui costumi e...
Ci viene narrato dalla voce fuori campo di un’epoca lontana in cui il Mago Piccolo ha attaccato la Terra insieme al suo discepolo Oozaru e di come un gruppo di guerrieri l’abbiano rinchiuso (grazie all’onda Mafuuba) nel vasetto poi sotterrato e dimenticato lì. Finché i nostri bravi regista e sceneggiatore non si sono presi la briga di tirarlo fuori, direi io, ed io apprezzavo tanto di più il buon Pilaf che era stato l’artefice di ciò nel fumetto.
Spiegatemi perché James Marsters si è prestato per questo schifo di film facendo il Mago Piccolo, di grazia, lui che ha sempre dimostrato buon gusto, mentre non c’è bisogno di spiegarmi niente sull’attore Justin Chatwin che fa Goku, visto che già aveva fatto il remake di “War of the worlds” con Tom Cruise...
La prima scena di combattimento è un massacro, a paragone col fumetto. Ed io intendo mettere sempre le due cose a confronto, durante il commento, perché se gli autori non avessero voluto questo, avrebbero dovuto intitolare ‘sta porcata in un altro modo e soprattutto non chiamare Quel Fesso Goku.
Questi due che combattono sono uno Goku e l’altro, il vecchietto che si preoccupa del suo allenamento, immagino sia suo nonno Gohan, perché se questo fosse Muten sarebbe un problema.
I due combattono camminando su dei fili tesi a qualche metro da terra e si saccagnano di botte da bravi parenti. Il problema in tutto ciò è che Goku non combatte così, è che Goku non ha quell’età quando combatte con Piccolo e soprattutto è che Goku (essendo un Saiyan) già fin da piccolo è più forte di suo nonno e a questo punto della storia ha già imparato l’onda Kame Hame Ha che qui invece non sa fare e che, Ah! scopro chiamarsi l’attacco della Gru Ombra. Il nome probabilmente deriva dalla famosa Gru che si nasconde per la vergogna di essere stata tirata in ballo in questa porcheria.
Ma che vuol dire Gru ombra?
A parte che anche l’attacco dell’ombra della Gru sarebbe stato un’idiozia. Come lo giri lo giri questo film farà schifo di sicuro.
Ma parlo per niente perché figurati se qui verrà fuori la parola Saiyan (e forse è un bene perché il principe Vegeta avrebbe molto da ridire in proposito) o verrà fuori il fatto che Goku con la luna piena si trasforma in scimmione. E chissà in che modo idiota morirà suo nonno...
Goku è stato interpretato in modo raccapricciante. Eppure so che in America il fumetto aveva avuto grosso successo. Leggerlo?
L’attore Justin Chatwin cammina ciondolando come un macaco e parla scxxxato come fosse un normale teen-ager americano. E non ha la coda. E va a scuola!
Santo cielo qui spariamo sulla croce rossa, effettivamente potrei non guardarlo e non incxxxarmi oltre, questo non è Dragonball.
Questo strano essere omonimo di Goku ci dice che certe volte, quando viene provocato dai compagni, vorrebbe reagire e con una sola mano li potrebbe fare a pezzi.
Chi ha mai anche solo sfogliato Dragonball sa che tipo di protagonista sia Goku; apprezzabile o meno (io non lo apprezzo moltissimo), dalla sua bocca un discorso del genere è IMPOSSIBILE che esca. Mai si è vantato della sua forza, mai l’ha usata per sciocche liti tra ragazzi, mai e poi mai si è lasciato andare alla collera se non per motivi mooooolto seri, tipo la morte di una persona cara o la salvezza della terra.
E questo Goku vuole la ragazza, signore e signori. Quale richiesta!
Quello vero non se le filava per nessun motivo ed è stato costretto da Chichi alle nozze (colpa di una promessa un po’ avventata fattale), altrimenti non si sarebbe mai sposato. Poi già che ce l’aveva se l’è tenuta.
Questo Goku qui vorrebbe una ragazza e, poverino, mi sa che il problema tuo non risiede nella tua forza che non ti fa essere uno “normale”, è che ti devi guardare due secondi allo specchio senza rimettere la colazione.
Ah, chissà se questo Goku mangia come un porco.
Altra stroxxxta sfornata è che il simpatico vecchietto qui regala a Goku (visto che è il suo compleanno) la sfera del drago dalle quattro stelle (e va beh) e gli racconta per filo e per segno cosa ci si può fare con tutte e sette le sfere raccolte.
E non gli dice che può infilarsele dove più gli piace, no, gli dice proprio che una volta raccolte le sfere si può esprimere un desiderio.
Voglio proprio vedere cosa se ne farà di queste informazioni, visto che il vero Goku non ha mai saputo niente delle sfere finché Bulma non gliel’ha detto e anche quando l’ha saputo del desiderio non gliene fregava nulla, lui voleva solo la sfera ricordo di suo nonno.
Oh, ecco, Goku va a scuola, perfetto. Con il suo zainetto e la sua triste biciclettina si aggira tra gli altri ragazzi cercando parcheggio e, a confronto col Goku vero che era una capra fatta e finita perché a scuola non c’era mai andato e studiare non gli piaceva per niente, questo qui si ritrova pure la faccia da ebete propria dell’attore Justin Chatwin.
La scena dopo è da antologia del cinema pur non avendo nesso logico.
Dopo aver trovato parcheggio (una bicicletta su un parcheggio per auto, farei notare la demenza) il nostro Goku si ritrova scaraventato col cxxo sul marciapiede grazie ad un compagno che gli parcheggia l’auto sopra la bici.
Bellissima la reazione del nostro eroe che prima urla al compagno Fuller (che nome) “Mi hai sfasciato la bici!” (e direi che lo sa da solo, pirla, l’ha fatto apposta e ha fatto pure bene, visto che il proprietario della bici sei tu) e poi cerca di estrarre la bicicletta da sotto l’auto!
Tesoro, al massimo puoi estrarre il manubrio, che cosa stai lì a tirare?
Successivamente viene provocato da uno di bulletti della scuola e lo vediamo contenersi per evitare di scatenare l’inferno.
Con quell’espressione pare solo che sia un po’ stitico.
Nel frattempo il Mago Piccolo sta volando tra le nuvole con la sua navicella e spara sulla terra una cosa non ben definita (o almeno io non ho capito cosa sia) e vediamo cadere questa cosa su un villaggio ormai in rovina.
Non capisco niente.
Tra le rovine si aggira una ragazza giapponese vestita tipo Aeon Flux (e mi sa che il paragone è proprio meritato) che per la mia sanità mentale farà bene a non essere Bulma.
Armata e circospetta cammina nel villaggio mettendo paura alle uniche due superstiti (una bambina e una donna) che si nascondono sotto le travi di un pavimento.
Se quella che prima ha lanciato il Mago Piccolo era una sfera del drago, allora questa è Bulma che la cerca; ma il Mago Piccolo le sfere le voleva, nel fumetto, quindi perché disfarsene? Cosa si saranno inventati? Perché mi pongo domande?
La tizia punta la pistola pronta a sparare e la donna esce allo scoperto spaventata.
Ma parla giapponese?
Eh sì.
Volevano tenere qualcosa che ricordasse che questo prima era un manga?
Mah.
La donna comunica alla ragazza che può darle quello che lei vuole ma subito dopo il buon James fa la sua comparsa come Piccolo e mi viene voglia di piangere. Quanta tristezza tutta insieme.
In tutto ciò il deficiente che si fa chiamare Goku ascolta un’interessantissima lezione sull’eclissi solare che ci sarà da lì a due settimane (quanto importante sarà per il film?)
Ascolta un cavolo, visto che perde tempo a guardare la sua compagna di classe (ma chi sarà mai? Chichi?) immaginandola in un campo di fiori e circondata dalla luce del sole.
Se questo fosse Goku la sua immaginazione andrebbe al cibo o all’ultimo colpo imparato in combattimento, ma questo è un normale teen-ager quindi la ragazza, al massimo, dovrebbe immaginarsela nuda.
Oddio, mi sto rotolando per terra in preda a convulsioni date da risate e lacrime.
Il nostro Goku è lì lì per mettersi una mano nei pantaloni, vorrei morire ma aspetto perché un po’, ammetto, mi sto divertendo.
Questo film è stato fatto per prenderci per il cxxo, amici lettori di Dragonball.
Appena Goku viene ripreso dal professore spara quattro caxxxte sui Namecciani per distogliere l’attenzione dalla sua erezione, spero, e non per darci informazioni vere sul film.
Dico così per non disperarmi, ben sapendo che molto evidentemente questo Goku qui sa tutto su Namecc quando quello vero non ne sapeva un tubo e pure quando l’ha saputo non ha capito tanto bene.
E poi a cosa servirà Namecc in questo film? Non serve dire che il Mago Piccolo è in realtà un namecciano.
E va beh, Goku si rende ridicolo di fronte ai suoi compagni che lo deridono, si fa una risata anche lui come autocritica, e proseguiamo che tanto peggio di così...
Il salvatore dell’umana stirpe, durante l’intervallo tra una lezione sull’eclissi e una, probabilmente, sulla vita degli orsetti lavatori, si aggira per i corridoi facendo la posta alla sua bella. Costei ha un grave problema, non riesce ad aprire il suo armadietto supertecnologico e lì dentro c’è la sua preziosa relazione, che ne so, sulle pratiche di accoppiamento degli opossum.
Allora Goku, per l’occasione trasformato in Medioman, si arma di tutta la sua potenza e, con l’attacco della Gru ombra or ora appreso, non si sa come, apre non solo l’armadietto della fessa, ma anche tutti gli altri.
Lei si gira e lo becca ancora lì nella posizione della gru rincoglionita e pure essendo fessa quelle due o tre domande se le fa.
Gli corre dietro e lui scappa, ma lei lo chiama “Goku!” e lui si gira dimostrando di non rendersi conto di non essere affatto Goku.
“Sei stato tu?” e lui, che deve mantenere il segreto sulle sue doti, ci pensa su giusto quei tre secondi prima di dire “Sì”.
“Hai usato il Chi?” (che non so se si scriva così e perciò lo pronunciano sbagliato o se si scriva proprio Ki) gli chiede lei dimostrando di sapere cosa sia molto meglio di lui; infatti lui si stupisce della cosa perché pensava di non essere l’unico ignorante sulla faccia della terra, invece probabilmente lo è.
“Solo perché il mio nome è Chichi non sono una completa idiota” afferma lei ed effettivamente c’è da dire che, essendo il significato di Chichi “seno” o “capezzolo”, la ragazza non ha tutti i torti.
Ma Goku non penso sappia nulla della traduzione del nome di lei ed infatti la rassicura con una sequela di figure di mxxxa fantastiche tipo “non preoccuparti, ci sono un sacco di nomi più stupidi di Chichi”.
Sono d’accordo, però, c’è il nome Justin Chatwin, per esempio, che è stupido di brutto.
Lei, dimostrando pienamente di possedere un nome che le calza a pennello, lo invita tosto alla sua festa.
La sera stessa, mentre Goku fa il pirla di fronte allo specchio preparandosi spiritualmente alla festa senza nemmeno avvedersi del fatto che fa schifo, il suo nonno malato di mente di sotto gli prepara, per festeggiare il suo compleanno, zampe di gallina e piccioni per cena e questo perché non ha trovato le lingue di rondine.
Adesso capisco perché questo Goku è venuto su così brutto e rachitico.
Prima di andare il ragazzo si porta via la sfera del drago ed io mi chiedo perché, mentre, vista la faccia che fa, se lo chiede anche lui. Infatti non c’è nessun buon motivo se non quello di farti inseguire da Piccolo, Goku, e speriamo lo faccia presto perché per me il film non è ancora cominciato, direi.
Questo cafone di nipote se ne va senza salutare il nonno (che rimane lì con i piccioni arrosto in mano) e si precipita alla festa di Chichi.
E qui, amici, ringalluzzito dall’invito e convinto del fatto che forse, se una donna l’ha guardato, anche per lui c’è speranza, Goku decide che non può più farsi mettere i piedi in testa dai bulli della scuola.
Prima ne stende un gruppetto semplicemente schivando i loro colpi (e direi che potevi pure farlo prima, imbecille) e poi è il turno di Fuller che, condizionato anch’egli dal suo nome idiota, si comporta come tale, prende un bastone e, quando Goku gli sale sulla macchina con l’intento di schivare le sue bastonate e fargliela distruggere, Fuller non coglie il piano astuto e fa proprio così fracassandosi completamente specchietti, finestrini e carrozzeria.
Chichi, fidanzata di Fuller, improvvisamente decide che Goku le piace un casino facendo passare il messaggio che se una ragazza ti vede massacrare uno di botte poi le piaci di sicuro.
Bravo regista. Pensa che qui Dragonball è stato censurato per altre caxxxate, ma il tuo film che ha detto la caxxxta più grossa no. Che strano.
I due bipedi discorrono; Goku ci fa sapere che il nonno deve spiegargli tutto sul suo passato oscuro non appena avrà diciott'anni, cioè adesso, ma se tanto mi dà tanto stasera il nonno creperà.
Il pappagallo accanto a loro gracchia per inserirsi nel discorso che tanto lui avrà capito di sicuro.
Solo come un fesso, il nonno incappa nel triste destino che per lui ho presagito, mi spiace.
In casa gli piombano così la donna misteriosa e Piccolo.
Non trovando ciò che cerca, la sfera, Piccolo usa la Force di “Star Wars” per fermare il cuore del povero nonno, ma poi, non contento, una volta uscito gli fa anche crollare la casa addosso per stare più tranquillo.
Goku ha una premonizione (le famose premonizioni di Goku) e così si precipita a casa (a quello che ne rimane) cercando il vecchio.
Lo trova e giusto il tempo di farsi dire due caxxxte (Piccolo è tornato, cerca Muten, cerca le sette sfere prima dell’eclissi…ma perché?) e poi crepa.
L’avevo detto che sarebbe morto da pirla.
Era uno di quelli che aveva sconfitto Piccolo e Piccolo quanto ci ha messo a farlo fuori?
Che idiozia.
E poi com’è che le sfere del drago fungono da Palantir e Goku ci vede dentro morte e distruzione?
Goku, nell’ordine, seppellisce suo nonno, poi torna a casa e, nonostante la scena di prima avesse fatto vedere una completa demolizione, scopriamo invece che i piccioni arrosto sono ancora lì intatti (che cxxo) e che Goku può anche salire al secondo piano e trovare in un baule intatto, per grazia divina, la tutina che anche nel manga lo contraddistingue: quella arancione che in realtà dovrebbe dargli il maestro Muten, essendo lui l’eremita della tartaruga ed essendo il simbolo Kame, cucito sulla tuta, proprio l’ideogramma della tartaruga.
Ma fa niente.
Oh! Colpo di scena! Ecco fare la sua comparsa la nostra Bulma dotata di pistola alla Gantz e atteggiamento da guerriera incxxxata.
Goku la apostrofa chiedendole se lei è Piccolo (è davvero un demente) e lei gli risponde che cerca il globo di Prometeo.
Non sto qui a soffermarmi sulla scelta del nome dato alle sfere da Bulma, perché non ci trovo un filo logico che possa ricondurre a Prometeo nemmeno a sforzarmi con tutto il mio Chi e la mia tecnica della Gru ombra, perciò vi rinuncio.
Quando Bulma scopre col suo Dragon radar (nome vero dell’oggetto usato da Bulma per trovare le sfere, non so se qui sarà uguale) che è Goku ad avere il globo di Prometeo cosa fa?
Gli spara!
Ma sì, via, roviniamo ancora di più questo schifo indicibile!
E questa Bulma qui, ovviamente, non sa nulla delle sfere.
In pratica ci dice che lei rivuole solo la sua, quella con cinque stelle, che è stata rubata nel caveau della Capsule Corporation.
Non fa strano anche a voi sentire nomi conosciuti in mezzo a tutto questo liquame ?
E pensate, ora che lei sa che si chiamano sfere del drago e che ce n’è più di una ha deciso di chiamare il suo congegno “dragon radar”. Quale genio! Avevo ragione a dire che non si chiamava così fino a due secondi fa.
Probabilmente prima era “localizzatore della palla di Prometeo”.
La nostra eroina ha un dottorato in dinamica applicata con una laurea in armamenti a mano, pensate, e inspiegabilmente, adesso, vuole tutte le sfere, anche se prima pensava ne esistesse solo una.
Nel fumetto era lei a chiedere in ginocchio a Goku di aiutarla a trovarle tutte e sette, mentre qui Goku le propone di allearsi (e non c’è un solo buon motivo per chiederle ciò, visto che anche lui cerca le sfere e cosa fanno, se le dividono?) e così si presentano. “Piacere Goku”, “Piacere Bulma Prince.”
Bulma che?
Svengo premendomi un punto di pressione a caso sul collo e poi torno.
Comincia il viaggio dei due animaletti; Bulma apre una delle capsule (almeno una cosa uguale al manga), la moto, e si parte.
La prima tappa è ad un angolo di strada dove Goku mangia come un porco la coscia di non so quale bestia e Bulma fa ricerche supertecnologiche ad una postazione computerizzata lì accanto.
Fino a due secondi fa sembrava un mondo normalissimo, adesso siamo in “Minority report”.
Muten non è presente sull’elenco abbonati della città e così Goku propone di cercare Maestro.
Nessuno gli ride in faccia perché temo che Muten si troverà davvero sotto la voce “Maestro”, vista l’idiozia dei creatori.
Ma non serve cercarlo perché Goku sente la sua presenza (attività paranormale o è già in grado di captare l’aurea? Mah…) e così si riparte in moto verso chissà dove.
Scordiamoci i bei paesaggi di campagna di Dragonball, qui siamo sempre per strada.
Arriviamo ad una villetta in cima ad un mucchio di terra in pieno centro cittadino e chi ti incontriamo?
Ma sì, Muten!
Che non solo è un giovincello, rispetto al vecchio centenario del fumetto, ma vive in una casa invece che nella baita sull’isola microscopica.
Lui e Goku ingaggiano una lotta, già che sono lì, e tutti e due danno prova di completa idiozia. Muten schiva un attacco della Gru ombra di Goku e questo colpisce Bulma in pieno petto, così Muten si dovrebbe vergognare (visto che sapeva che Bulma stava dietro di lui) e Goku pure (visto che Bulma è ancora viva e non s’è fatta nulla).
Muten riconosce il famoso attacco della Gru ombra (e chi non lo riconoscerebbe tra mille?) e così via ai dolci ricordi.
Muten è niente meno che l’allenatore del nonno di Goku che, se aveva senso nel fumetto, qui è una caxxata pazzesca visto che è molto più giovane di lui.
Si sprofonda nell’amarezza quando Muten eleva le braccia al cielo e grida “Io sono Muten! L’invincibile!” ride come un deficiente e Goku, per farlo smettere, non trova niente di meglio da dire che “Mio nonno è morto”.
Evviva.
Così Goku rivela anche del ritorno di Piccolo e dell’esigenza di trovare le sfere prima dell’eclissi e Muten si mette a rovistare tra le sue porcheriuole per trovare la sfera in suo possesso.
A conferma del fatto che qui Bulma serve a un bel niente, Goku usa i suoi poteri paranormali mai avuti e trova da solo la sfera in mezzo alle schifezze del maestro.
In ricordo della vera natura del vecchietto, poi, Bulma tira fuori da non si sa dove un giornale zozzo e rimprovera il poveraccio; dico io, ma fatti gli affaracci tuoi. Nel fumetto lui ti molestava e avevi ragione ad insultarlo, qui avete fatto irruzione in casa sua e ti permetti pure di sindacare su quello che legge, strxxxa?
Goku ha di nuovo le visioni mentre tiene in mano la sfera-Palantir e così Muten, da bravo Gandalf, ci butta sopra uno straccio per coprirla.
Oh, santa pace.
E Muten spara “Sì, la profezia è vera...” ma quale profezia? “Fra sette giorni...” morirai? Arriva Samara? “Il sole sarà coperto dalla luna rossa, quello sarà l’inizio dell’apocalisse.”
Va bene.
Fate tutto voi, noi non ne sapevamo nulla fino ad un attimo fa.
Per la salvezza dell’umanità i tre geni decidono di allearsi e andare a cercare le sfere.
Noto con gioia che cercano di sbrigarsi perché avranno notato che il pubblico si annoia.
Alla successiva inquadratura della nave di Piccolo, scopro che è simile a quella di Pilaf del fumetto, quella che lui usa per portare in giro lo stesso Mago Piccolo dopo averlo liberato. Ogni tanto un ricordo in mezzo alla follia.
Il Mago continua a trovare sfere mentre gli altri imbecilli sono ancora lì a cantarsela su. Finalmente partono (lasciando giustamente a Goku tutti i bagagli da portare in spalla) e dopo una bella corsa (in moto per Bulma e Muten e a piedi per il fesso) arrivano in un paesaggio deserto in cui cominciano gli allenamenti.
Ora, qui, nel doppiaggio italiano, Muten dice a Goku che imparerà ciò che lui ha imparato dal vecchio maestro e sono scema io o cosa? Non aveva detto che era stato lui il maestro di Gohan? Ma porca miseria...
Le strxxxate non finiscono, perché in questo stesso posto, caso vuole, incontriamo di nuovo Chichi che si sta allenando e le sta pure prendendo da un tizio che stimo perché le tira un caxxotto in faccia mentre lei è girata.
Complimenti per lo stile e l’onore nel combattimento.
Come Chichi vede Goku atterra il tizio scorretto e poi corre incontro al fesso e gli chiede di passeggiare insieme.
In un crescendo d’idiozia lui, che è appena arrivato lì per allenarsi e che ha il destino del mondo sul gobbo, accetta e si mette a chiacchierare con l’altra demente.
Lei spiega che si stanno tutti allenando per il torneo Toisan (alternativa al Tenkaichi che pareva brutto come nome da tenere) e che lei è una Fighter (pensate) e che a casa sua non lo sa nessuno.
Per ovvie ragioni, aggiungo io.
Nel fumetto suo padre era lo Stregone del Toro e lei era una grande guerriera mica per niente, ma qui no, perciò...
Muten chiama e Goku se ne va promettendo a Chichi di andare a vedere il torneo.
E certo, prendi appuntamenti che c’è la fine del mondo, pirla.
Si corre dietro al segnale dell’ennesima sfera e nel frattempo Muten spiega due o tre caxxxte a Goku mentre questo è in verticale in bilico sul retro della moto.
Bravi, bell’allenamento.
All’improvviso si apre una voragine sotto il cxxo dei tre idioti e cascano tutti in una trappola.
Tesa da chi?
Ma sì! Lui! Yamcha, il predone del deserto.
Farei notare che quasi tutti sono orientali tranne Goku e Bulma, eh? Chissà perché.
Infatti Yamcha è un ragazzo orientale che scatena la zoccoleria di Bulma subito pronta a promettere riconoscenza in cambio di aiuto per uscire da là sotto.
Yamcha accetta solo dietro pagamento (vero, non quello proposto velatamente da Bulma) e i tre invece di dargli quello che vuole e muoversi ad uscire che c’è il mondo da salvare, cosa fanno? Restano lì a bivaccare come scemi senza nemmeno cercare un modo per venire fuori.
Ma che inarrivabili idioti.
Muten coglie l’occasione per raccontare di nuovo la storia di Piccolo e di come era stato imprigionato dalla Mafuuba e si sente anche di dirci perché l’eclissi è importante, finalmente: perché questa risveglierà anche il suo discepolo Oozaru.
Tutto questo detto come se avesse senso e come se dovesse fregarcene qualcosa.
Comunque.
Ecco che anche la motivazione per cui devono essere riunite le sette sfere è proprio la più sbagliata in assoluto. Qui la necessità è quella di evocare il drago Shenron per esprimere il desiderio che Piccolo sia sconfitto.
Caxxxta, perché tutti i lettori di Dragonball sanno che mai è stato utilizzato un desiderio al fine di sconfiggere un nemico, un po’ perché non possono essere espressi desideri che richiedano un potere superiore a quello che il drago possiede e un po’ perché nessuno dei protagonisti (a parte forse Bulma) ha mai espresso il desiderio di volersi liberare di un nemico in questo modo poco onorevole.
Yamcha origlia tutto il bel discorsetto e Goku lo minaccia come un bambino intimandogli di farli uscire.
Poi Muten cosa fa? Spicca un salto ed esce dalla buca facendo caxxre addosso Yamcha.
E beh?
Farlo prima?
Ma quanta spazzatura avete nel cervello?
Fatto sta che la sfera è sotto terra lì dove sono loro (Bulma se n’è accorta due ore dopo per chissà quale sua disfunzione cerebrale) e così Yamcha accetta di scavare in cambio di un terzo dei diritti sull’invenzione di Bulma. Invenzione che non solo non esiste, ma che non ha neanche basi per esistere, perciò Yamcha è proprio un pirla.
Facendo un buchetto nella roccia scopriamo una stanza sotterranea grande quanto un appartamento e Goku ci si infila (gli crollasse tutto addosso) addentrandosi senza problemi seguito dagli altri geni.
Intanto la donna senza nome che aiuta Piccolo lo informa che Muten sta allenando Son Goku. Il “Son”, completamento del nome di Goku a tutti i lettori di Dragonball noto, viene sfoggiato qui sempre per prenderci per il cxxo.
È come dire “Visto? A guardare bene non sembrava Dragonball, invece…”
Invece è una porcata, regista.
Soffrendo le pene dell’inferno Piccolo si estrae qualche fialetta di sangue dalle braccia (e quante storie per un prelievo) che serve per donare la vita penso al mostro che vediamo contorcersi lì di fronte a lui.
Vedremo quest’ennesima caxxxta.
Come vi avevo detto prima, tramite quel forellino nel terreno siamo giunti in un mondo sotterraneo sconosciuto. Qui i quattro psicopatici trovano la sfera, ma non possono prenderla finché Goku non sconfigge due creature comparse lì all’improvviso e che assomigliano ad Alien, e finché non attraversa un fiume di lava che scorre lì sotto nato probabilmente dal nulla.
Due secondi netti per capire che le bestie vanno buttate nella lava per eliminarle, anche se fino a un attimo fa non si erano mai viste né conosciute, e non solo! Goku capisce anche che queste cose galleggiano sulla lava e allora cosa fa? Ne taglia a pezzi due o tre e ne getta i resti uno per volta nel fiume incandescente per fare un ponte e passare senza bruciarsi.
Vi ricordate della stupida bontà di Goku che gli imponeva di lasciare ogni singolo nemico in vita, un po’ perché incapace di ucciderlo, un po’ per il desiderio di battersi con lui un’altra volta?
Ecco, dimenticatevela. Questo Goku è assassino e squartatore.
Quando arriva dall’altra parte e prende in mano l’agognata sfera ha l’ennesima visione che lo distrae dal mondo circostante. Infatti la donna senza nome lo raggiunge e tenta di portargli via la sfera.
Vi ricordate che Goku non picchia le donne?
Ecco, questo qui invece le dà un bel caxxotto al fegato e se ne libera in due secondi.
Al ritorno Goku dice a Muten che ha avuto delle visioni (glielo dice ora, così, per passare il tempo) e Muten risponde “Lo so, le sfere ti mostrano il futuro.”
Ah ecco, tienitelo per te che non serve dirlo al tuo discepolo.
Però quando Goku risponde amorevolmente “Oozaru ucciderà te, Yamcha e Bulma” Muten si affretta a specificare “Il futuro è mutevole.”
E certo! Perché ti fa comodo!
Io invece spero che il futuro sia già scritto e rimanga così com’è, pezzi d’imbecilli.
Goku “Significa che devo sconfiggere Oozaru.”
Ma da questa caxxxta l’hai capito? È da quando è iniziato il film che ti dicono che devi sconfiggere Piccolo e l’altra bestiaccia, sei duro di comprendonio. Eppure è strano, hai un’espressione così intelligente…
Ma dai…
A mezz’ora dalla fine Bulma si sente di disperare e dice che non troveranno mai le sfere prima dell’eclissi (certo, bivaccate e vi fate i fattacci vostri da quando siete partiti!) allora Muten cosa spara?
“C’è un altro modo per sconfiggere Piccolo.”
Ah beh, vedi? La sceneggiatura di ‘sto schifo è stata fatta nello stesso momento in cui c’erano le riprese, probabilmente erano gli attori stessi che s’inventavano le battute man mano che si girava.
L’ennesima caxxxta è che l’unica speranza del mondo ora è al Toisan, guarda caso, il torneo al quale Goku aveva già promesso di assistere. Chissà chi o cosa sarà questa speranza.
Mamma mia sono in piena crisi mentale.
Questo perché Muten è appena andato da un tizio che non so chi sia (e che non c’è manco nel fumetto) a scusarsi per avere dubitato della veridicità della profezia.
Ma perché?
Cosa lo spinge ad andare a scusarsi ora che ci sono altre cose da fare?
E poi come c’è arrivato lì dal fiume di lava?
Ah, ecco. Muten è da questo tizio a chiedere un nuovo contenitore per rinchiudere Piccolo (dev’essere il vasaio della città, mi viene in mente Vulvia di Rieducational Channel con i suoi vasi degli achei) e questo gli risponde che lo avrà per domani.
Quindi Muten non fa affidamento su Goku, visto che vuole usare l’onda Mafuuba per sconfiggere Piccolo e sostiene che Goku non sia pronto, non fa affidamento sul ritrovamento delle sfere del drago e vuole mettere a rischio la sua vita, essendo l’onda Mafuuba molto pericolosa da usare (come nel fumetto).
Perché fare il film?
L’utilità di tutto il pezzo prima?
La scena dopo ci apre la visione del torneo al quale, deduco, possono partecipare cani e porci iscrivendosi al momento, poiché la donna misteriosa è lì che combatte contro Chichi.
In realtà l’unico suo interesse è quello di prendere un po’ di sangue dalla povera fessa, infatti la graffia e se va soddisfatta.
Arriva Goku e Chichi gli corre incontro come un’oca mentre anche altri due idioti amoreggiano non lontano da lì; sono Bulma e Yamcha che tra una cosa e l’altra arrivano anche a tale, eccezionale conclusione “Alcune sfere le abbiamo noi, Piccolo non può fare niente senza tutte e sette.”
Ooooh. Quindi, veniamo a noi.
Non vi passa per la testa che verrà a cercarvi? Cos’è quell’espressione idiota e serena sul vostro viso?
Se perfino Muten si cxxa addosso a parlare di Piccolo, non ci arrivate da soli a comprendere che verrà a cercarvi e che voi due pirla siete gli ultimi a poterlo contrastare?
Non erano mica così scemi i protagonisti del fumetto, e sì che Bulma e Yamcha non hanno mai brillato per arguzia.
Considerando che qui non potete stare tranquilli nemmeno con la presenza di Goku...
A sprazzi Muten si occupa dell’allenamento del nostro grande eroe (notate, pur avendo detto che non fa affidamento su di lui) e così all’alba dei cinquanta minuti di film veniamo a sapere che esiste una cosa chiamata onda Kame Hame Ha (oh, ma dai! Ed io che pensavo fosse l’attacco della Gru ombra) che Goku deve imparare.
Sì, insegnagliela ora che non c’è più tempo. Dato che avete fatto solo caxxate per una settimana, adesso mi pare giusto recuperare il tempo perduto.
Che poi, fosse il vero Goku non ci sarebbero problemi, visto che la imparava nello spazio di due vignette dopo averla vista una volta sola, ma con questo pirla qui arriverà Piccolo che ancora saremo lì a vederlo sforzarsi col Chi che gli esce da ogni anfratto e la Gru che lo guarda imbarazzata.
Mamma che fastidio.
Al povero imbecille viene mostrata una Kame Hame Ha tanto per e poi Muten lo molla lì ad allenarsi da solo dicendogli “Non sei pronto, ma non c’è più tempo…” e gli ordina di accendere tutti i lampioni con l’onda.
Che allenamento in sintonia con la stupidità del film.
Non paghi di caxxate i nostri simpatici creatori cos’hanno pensato di far fare a Goku?
Un’ennesima porcata.
L’idiota prende una candela e cerca di accendere i lampioni così, non riuscendoci con l’onda.
Ora, abbiamo appurato che ‘sto idiota non ha niente di Goku e che questo non è Dragonball, ma santo cielo!
Chi è l’idiota che in previsione della fine del mondo (che pure ha visto nel Palantir) si mette a barare sull’apprendimento di una tecnica che potrebbe salvare se non il cxxo del mondo almeno il suo?
L’apoteosi dell’assurdità.
Chichi lo riprende da brava mogliettina e lui si sente un po’ la mexxa che è.
Allora lei organizza un gioco erotico per invogliarlo all’allenamento, già che la salvezza della sua vita e dell’umanità non sono incentivo sufficiente.
Così ad ogni lampione che accenderà col Chi lui potrà avvicinarsi a lei di un passo e una volta vicini... Chi può dirlo. Spero non si riproducano avvertendo l’imminente apocalisse.
E via!
Prima lui non sapeva fare una cippa di niente, ma il detto “Tira più... di un carro di buoi” (e non cadiamo nella volgarità) non è stato creato a caso, infatti al primo tentativo il Chi di Goku è già lì che scalpita.
Che schifo di film, fatemelo dire di tanto in tanto, non vorrei si pensasse che mi sta piacendo.
Chiaramente Goku accende tutti i lampioni, anche tre per volta, e poi un triste bacio sancisce l’unione di questi due esseri indegni del nome che portano.
Ma una domanda.
E il torneo?
Serviva a niente? È ancora in corso?
Il torneo non durava secoli, si concludeva in una giornata sola.
Mah.
Il consiglio dei vasai è lì che sta preparando il vaso per Piccolo, mentre Bulma sorprende Chichi a gironzolare di notte per le camere del tempio (scopro ora che sono in un tempio, mai farsi domande, tanto prima o poi le informazioni vengono date a caso). Arriva anche Yamcha così completiamo il gruppo di imbecilli.
Sia Yamcha che Bulma pensano che Chichi si sia accoppiata con Goku, ma quando Chichi sgattaiola via e Goku sbuca da tutt’altra parte si accorgono che c’è qualcosa che non va.
Alla buon’ora.
Chichi ha rubato le loro sfere e le domande sorgono spontanee, signori.
Perché le sfere sono incustodite che Piccolo (giusto un nemico da niente) le sta cercando?
Perché Chichi dovrebbe volere le sfere?
Vuoi vedere che la Chichi appena corsa via non è la vera Chichi ma quella nata dal sangue estratto da quella vera al torneo?
Quanto tempo della mia vita buttato via.
Tutti dietro Chichi dunque, perfino Goku che da pirla non immagina che non può essere lei, finché non arriva la vera Chichi che si prende a scarpate da sola. Chissà che bella sensazione edificante.
Sono pure vestite uguali, così non si sa quale delle due sia la vera.
Infatti arriva Goku e già fa fatica nelle cose ovvie, figuriamoci di fronte a tanta difficoltà. Chi sarà la vera? Come ci arriverà?
Non ci arriva! Il pirla malmena la vera Chichi e poi viene messo KO da quella finta.
Una prova da vero rincoglionito, neanche l’uomo del Glen Grant ha mai sbagliato così.
Sulla scena ridicola arrivano in ordine Yamcha, Bulma e Muten spuntato dal nulla che però già sa tutto ciò che è successo. Accosta l’orecchio al petto di Goku e annuncia “È vivo, ma a malapena.”
E a me quel malapena non basta, voglio la certezza che muoia.
Goku è già nel mondo dei morti, è già lì che va incontro a suo nonno, sta peraltro giungendo a fatica alla conclusione che è morto pure lui... ma lasciatelo lì!
Tanto nemmeno vi serve per salvare il mondo, c’è pure il pericolo che si riproduca…
No, Muten fa un defibrillatore d’emergenza con il suo schifo di Chi e gli lancia un’onda Kame Hame Ha in pieno petto risvegliandolo. Questo mentre il nonno nell’aldilà gli ripete per l’ennesima volta “Per sconfiggere Piccolo devi avere fiducia in ciò che sei.”
E siccome lui è un pirla vorrei capire che difficoltà trova nell’avere fiducia in questa cosa.
Questa scena fa morire dal ridere perché mentre i tre sono intorno a Goku e di Chichi se ne sbattono, sullo sfondo vedete monaci che corrono a destra e a sinistra senza meta precisa e senza sapere cosa devono fare.
Così Piccolo ha tutte le sfere e adesso tocca ai tre salvatori dell’universo tirarsi su le maniche e raggiungerlo prima che evochi il drago.
Non foste dei completi idioti...
Muten fa in tempo a ricevere il suo vaso e poi si riparte. Il simpatico monaco amico di Muten prima si premura di dirgli “Ci vedremo ancora, ma dall’altra parte” probabilmente come augurio all’impresa che sta per compiere.
Piccolo è lì con tutte le sfere in suo possesso, le mette vicine in modo che evochino il drago (vorrei far notare che il vestito del Mago Piccolo, nel fumetto, aveva la sua dignità, mentre questo fa compassione) e si attiva una sorta di meccanismo, inesistente nel fumetto, per cui tutte le rocce lì intorno, compresa quella dove sono posizionate le sfere, si elevano al cielo.
Chissà a che servirà.
A niente, penso.
Gli imbecilli giungono sul posto con un’auto volante e tanto fa Muten che riesce a disturbare Piccolo nella sua invocazione facendogli cadere una delle sfere nel vuoto; in compenso l’auto precipita e spero siano tutti morti.
E invece no.
Nel trambusto generale, mentre tutta la squadra è ricoperta da rocce e terra e sta contando le ossa rotte Goku cosa trova il tempo di fare?
Di mettersi la tutina! Finora inutilizzata, dimenticata, ma portata dietro per l’occasione importante della salvezza dell’universo. Mi fa piacere che si pensino a questi dettagli, già che non avete altro a cui pensare.
L’idiozia di regista e sceneggiatore mi sconvolge.
Basta con le minxxxate! BASTA!
Volete sapere chi è il famoso discepolo di Piccolo, il demone Oozaru?
Volete saperlo davvero?
È Goku trasformato in scimmione!
Ma sì, certo.
Non sto neanche a dire che caxxxta è questa perché ci sarebbe da citare tutto il fumetto, ma i lettori di Dragonball sanno.
Che poi ‘sto schifo di Goku non ha la coda, motivazione per cui si trasformava in scimmione... e non si trasformava con l’eclissi, ma con la luna piena!
E poi non era un demone, voglio dire, una volta mattino tornava normale e tutto passato.
Adesso qui come faranno a fermare la sua trasformazione visto che non c’è nessuna coda da tagliare? E perché Goku crede alle poche stronzate di Piccolo in un nano secondo?
Cioè Piccolo gli dice “Oozaru sei tu” e lui cade in ginocchio in preda al delirio.
C’è da dire che l’attore migliora con la trasformazione, peccato che non c’entri niente con la vera trasformazione in scimmione di Goku che diventava alto quanto una montagna. Qui sembra un lupo mannaro.
Piccolo ci informa che Oozaru “dormiva” dentro Goku in attesa di essere liberato al suo diciottesimo compleanno e mi meraviglio per il tempismo perfetto di Piccolo che è stato risvegliato non si sa da chi giusto in tempo per questo ricongiungimento fraterno.
Ma tutte le caxxxte che ancora sono senza risposta? Tipo perché Piccolo si è levato tre litri di sangue prima?
Muten organizza una Mafuuba nel giro di un secondo (roba che nel fumetto ci voleva il suo tempo per fare) e Piccolo viene catturato dall’onda.
Yamcha se la vede a quattrocchi con il Goku-scimmione e sembra soccombere, mentre quel pirla di Muten sxxxza la mira e manca il vasino da notte dove rinchiudere Piccolo che stramazza al suolo invece.
Prima di morire Muten fa in tempo ad interagire con il gorilla e a dirgli la famosa caxxxta “Devi avere fiducia in quello che sei per sconfiggere Oozaru.”
E qui, effettivamente, non so se gli serva avere fiducia nell’essere un pieno pirla.
Ma dai!
Invece gli serve e Oozaru, la cui inutile apparizione è durata per due minuti e non è servita a niente, torna Goku in men che non si dica e, puntualizzo, utilizzando la stessa scena in cui si è trasformato mandata al contrario.
Bravi, che già di soldi per ‘sta porcata ne avete spesi a sufficienza, risparmiate sugli effettoni speciali.
Piccolo si stupisce per il ritorno di Goku e poi comincia a tirargli dietro tutte le onde di energia possibili. Purtroppo Goku le schiva.
C’è anche uno squallido combattimento aereo che fa rimpiangere le ore interminabili di combattimenti del cartone animato (una palla, ma almeno quelle erano fatte bene), mentre Bulma si arrende alla donna-sempre-senza-nome e sembra darle la sfera mancante.
Ma no! La nostra eroina le tira dietro una capsula che si trasforma in un mezzo quasi sulla faccia della nemica, in realtà la manca in pieno e Bulma sarebbe in un mare di guai se non fosse per Yamcha che le salva il cxxo.
Manco Yamcha è morto, che palle.
Goku, intanto, è lì che se la canta su recitando “Io sono Goku e sono Oozaru, per essere tutt'uno con me stesso devo accettarlo.” Ma chi te l’ha chiesto? Ma da dove l'hai partorita ‘st’idiozia?
Ma per fare effetti speciali così buttati ai porci non potevate usare la storia dei Super Saiyan che ci voleva meno a farlo biondo che scimmione?
Imbecilli.
Goku urla al cielo la sua ira e rimedia per qualche secondo un paio di occhi rossi alla Anakin Skywalker dopodiché finalmente decide di avere fiducia in quello che è.
E meno male.
Che oscenità incredibile.
Goku spara una Kame Hame Ha (che non è così) contro Piccolo volandogli anche addosso (quindi la Kame Hame Ha non gli è servita a niente, tanto valeva dargli solo una testata) e Piccolo soccombe come un povero strxxxo, lui che un povero strxxxo non è mai stato e che, anzi, nel manga dietro di lui lasciava pure un uovo, dopo la sua sconfitta, a dimostrazione del fatto che Goku non l’aveva sconfitto per niente.
Ma qui Goku sconfigge Piccolo e poi evoca il drago a modo suo (cioè da cafone pazzesco che se fossi stata Shenron l’avrei mandato a quel paese) e chiede di resuscitare il fu Muten.
Shenron fa pena, non si può guardare, potevano farlo uguale a quello del fumetto, che costava?
Muten torna in vita e questa porcata finisce con Goku e Chichi che per stabilire se possono accoppiarsi devono prima vedere chi è il più forte, così cominciano a prendersi a randellate.
Io, fossi in voi, farei un test d’intelligenza che dimostrerebbe molte più cose.
E questa sigla finale cos’è?
Non riesco a dire altro per mancanza di volontà, sono spossata. Ci ho messo tre giorni a vedere quest’orrore e ancora mi chiedo a che cosa si siano ispirati per farlo.
A chi ha visto solo il film (se esiste qualcuno che l’ha fatto) consiglio di comprare Dragonball, il fumetto. Vedrete che poi ripenserete al film e vi sentirete presi per il cxxo anche voi.
E se avete pazienza, dopo un minuto di titoli di coda, avrete l’ennesima stroxxxta da vedere.
Piccolo sano e salvo che viene accudito dalla donna del villaggio in rovina di qualche tempo prima.
E le domande che mi salgono spontanee sono innumerevoli, ma ho già sprecato troppo fiato.
E visto che il sangue di Piccolo non serviva?
E visto che le informazioni sui namecciani erano inutili?
Akira, ma hai dato l’assenso per tutto ciò davvero?
Eri sotto l’effetto di stupefacenti?
Avevi bisogno di soldi?
Prostituirti?
Profondamente indignata Nasty Taste
VOTO: