ANNO:
Francia 2003
GENERE:
Azione / Avventura
REGIA: Gerard
Krawczyk
CAST:
Vincent Perez, Penelope
Cruz, Helene
De Fougerolles, Michel Muller, Didier Bourdon.
DURATA:
105 '
TRAMA:
Francia di Luigi XV - La bellissima Adeline (Penelope
Cruz),
con le sue arti magiche, ha visto il futuro di Fanfan (Vincent
Perez), giovane ed abile
dongiovanni di provincia. Una perfida spia dal
volto mascherato minaccia la vita del Re Luigi
XV (Michel
Muller) e di sua figlia, la graziosa Principessa
Madame Pompadour (Helene
De Fougerolles). Il complotto mette
in pericolo le sorti di tutta la Francia ! Fanfan affronterà
mille insidie e dovrà mettere alla prova il suo
coraggio nelle pericolose avventure: la spada dell'eroe
non conosce rivali e nessuna donna può resistere
al
suo sorriso...
CRITICA a
cura di Mattia
Nicoletti:
<< Si dovrebbe invecchiare più giovani
>> - dice Fanfan <<
Solo quando si raggiunge una certa
età si
capiscono alcune cose della vita >>.
Così recita
il protagonista di questo film di cappa
e spada vecchia maniera, che ci riporta
ai tempi della Francia napoleonica
e rivoluzionaria. Questa frase è l'unica
verità di tutta la storia, tutto
quello che rimane è fantasia
e memoria del cinema. "Scaramouche",
"L'arciere
di fuoco", "Capitan Fracassa" e
anche "Zorro" (quello antico,
non il film di Banderas) sono i precursori
di questo lungometraggio che non entusiasma
ma che in alcuni momenti fa divertire.
Siamo ai tempi della Francia ottocentesca
e Fanfan (Vincent
Perez) è un
simpatico ragazzo che si diverte a
sedurre e conquistare giovani dame,
coinvolgendosi in vicende intricate
che lo conducono ad arruolarsi nell'esercito
e a conoscere la zingara Adelina, Penelope
Cruz, che gli profetizza un
futuro florido pieno di amore reale.
Il regista,
sulle orme di Christian Jacque,
autore della prima versione
del film, si diverte a realizzare un
film anni '50 con l'entusiasmo
di un bambino. Situazioni irreali,
combattimenti al limite del credibile
e amori facili contraddistinguono un'opera
leggera ed inconsistente che ha il
pregio di vestire un abito "agè",
fuori dal nostro tempo, che non può che
far sorridere. Vincent Perez fa
il verso all' "Ussaro
sul tetto", ma si immerge in
un personaggio irriverente e ridicolo,
al punto da divenire una macchietta
al pari dei caratteri secondari. La
zingara Penelope
Cruz è il personaggio
che più riesce ad esprimere
l'atmosfera guascona e rivoluzionaria
della Francia napoleonica, per quel
suo "spagnolismo" che ha
dentro e che comunica in ogni attimo.
Seguire la vicenda nei suoi "tourbillion"
ed uscire dal cinema con la consapevolezza
di avere vissuto un piccolo Luna Park.
Niente di più, niente di meno. Mattia
Nicoletti
VOTO: |