ANNO: U.S.A. / Gran Bretagna 2007
GENERE: Thriller
REGIA: David Cronenberg
CAST: Viggo Mortensen, Naomi Watts, Armin Mueller-Stahl, Vincent Cassel, Sinead Cusack e Jerzy Skolimowski.
DURATA: 100 '
TRAMA: Il misterioso e carismatico russo Nikolai Luzhin (Viggo Mortensen), è l’autista di una delle famiglie esteuropee più famigerate di Londra, che fa parte della fratellanza criminale nota come Vory V Zakone.
La famiglia è capeggiata da Semyon (Armin Mueller-Stahl), l’impeccabile proprietario dell’elegante ristorante transiberiano, la cui cortesia nasconde in realtà una natura fredda e brutale; le sue fortune sono amministrate dal figlio Kirill (Vincent Cassel), un uomo capriccioso e instabile, che è in realtà più legato a Nikolai che non al suo vero padre.
La vita di Nikolai, da lui condotta con estrema prudenza, viene scossa quando, il giorno di Natale, incontra per caso Anna Khitrova (Naomi Watts), un’ostetrica di un ospedale a nord di Londra.
Anna è molto turbata dalla tragica vicenda di una adolescente morta dando alla luce il suo bambino, e intende rintracciare la famiglia d’origine della ragazza affinché si prenda cura del piccolo orfano. Il diario personale della ragazza, scritto in russo, potrebbe aiutare Anna nella sua ricerca della verità...
GIUDIZIO: "Come posso diventare re se il re è ancora al suo posto?" - Nikolai Luzhin (Viggo Mortensen)
David Cronenberg e Viggo Mortensen possiedono l'innegabile merito ed intelligenza di essersi voluti e saputi fortemente rinnovare: il primo, regista cult di Scanners, Videodrome, La Zona Morta, La Mosca e Inseparabili, si reinventa con A History of Violence e Eastern Promises in raffinati thriller molto crudi e sofisticati alla vecchia maniera, allargando se possibile la sua fascia di pubblico e di estimatori, il secondo cerca di liberarsi dalle indimenticabili vesti tolkeniane di Aragorn de Il Signore degli Anelli dimostrando di volta in volta di essere un attore davvero solido, abbastanza versatile e soprattutto talmente espressivo da bucare lo schermo conquistando immancabilmente lo spettatore.
Dopo la beffa per la mancata quanto dovuta Nomination all'Oscar per Il Signore degli Anelli, come se il merito dello sconfinato successo della trilogia capolavoro non appartenga anche al cast, Viggo Mortensen si è riproposto in acclamate e carismatiche interpretazioni sotto la sapiente regia di David Cronenberg, a sua volta tacciato di aver dato sfogo alla sua inclinazione per il cinema "commerciale" accantonando parzialmente il suo marchio di fabbrica ed il suo cinema più visionario, critica che a nostro avviso si poggia su ingiuste fondamenta.
Eastern Promises - La Promessa dell'Assassino è un appassionante thriller, torbido e ricco di sanguinaria violenza, dallo spiccato realismo e dal ritmo sostenuto che non si limita a rispettare alla perfezione tutti i crismi del genere, regalando inoltre allo spettatore la gradita presenza di un character eccellente, il misterioso e carismatico Nikolai Luzhin interpretato dal formidabile Viggo Mortensen attorno al quale si stringe la sanguinosa ed appassionante storia che ci viene narrata.
E' proprio l'enigmatica ed impenetrabile figura di Nikolai ad arricchire il film rispecchiando la maestria del regista: Cronenberg tiene lo spettatore con il fiato sospeso intrigando e caricando la narrazione di suspense senza mai peccare in alcuna sbavatura e celando fino alla conclusione della pellicola l'ambigua, reale essenza del personaggio di Luzhin e la verità che cela alle sue spalle.
David Cronenberg ci omaggia di un thriller sorprendente e ad effetto arricchito da un ottimo cast nel quale spiccano anche la bravissima Naomi Watts, Vincent Cassel e la grande esperienza di Armin Mueller-Stahl, ruolo chiave nelle vesti di Semyon, spietato patriarca della famiglia criminale Vory V Zakone.
VOTO: 7,5 |