ANNO:
U.S.A. 2003
GENERE:
Thriller
REGIA:
Roger Donaldson
CAST:
Al Pacino, Colin Farrell,
Bridget Moynahan, Gabriel Macht, Eugene
Lipinsky, Karl Pruner, Mike Realba.
DURATA:
105 '
VISITA
IL SITO
TRAMA:
Walter Burke (Al Pacino) è una leggenda dello
spionaggio, non esiste inganno o minaccia che non sappia
cogliere o sventare, inoltre da venticinque anni opera
da reclutatore e istruttore capo per conto della CIA,
in cerca di giovani brillanti e predisposti a divenire
gli agenti operativi del domani, i segretissimi NOS.
Burke individua in James Clayton (Colin Farrell) un
talento raro da mettere a disposizione dei Servizi segreti,
così lo recluta per il durissimo corso di preparazione
alla "Fattoria", centro di addestramento delle
reclute CIA. Due le regole fondamentali alle quali una
spia perfetta deve sempre tener fede: "Niente è
mai quello che sembra" e "Mai farsi scoprire"...
GIUDIZIO:
Roger Donaldson ha il merito di dirigere
con intensità e bravura questa spy story che,
complice l'immenso Al Pacino e il lanciatissimo
Colin Farrell, è riuscita a
riscuotere un buon successo di pubblico e critica nonostante
ad un primo tempo più che discreto, davvero interessante
ed avvincente, segua un finale di pellicola davvero
trascurato e deludente, un vero e proprio crollo verticale
di intensità, interesse e credibilità
che stupisce e lascia davvero con l'amaro in bocca.
Mitch Glazer, Roger Towne
e Kurt Wimmer, autori della sceneggiatura,
se la cavano egregiamente fin quando c'è da lasciare
la scena al grande al Al Pacino e illustrare
i duri addestramenti fisici e psicologici, i test attitudinali
e gli inganni ai quali le giovani reclute sono sottoposti
alla Fattoria, al contrario, nel momento in cui la trama
dovrebbe prendere una piega decisa e ad effetto, cadono
sul più bello confezionando una storia davvero
mediocre, quasi risibile, che non rende di certo omaggio
all'ottimo avvio di pellicola e ai suoi protagonisti.
Tralasciando il finale a sorpresa, o sarebbe meglio
dire "potenzialmente" a sorpresa giacchè
il regista e il trio di sceneggiatori non fanno di certo
nulla per evitarci di capire con un'ora di anticipo
l'esito del film, o altri eventuali spoiler che vorremmo
evitare ai nostri utenti, La Regola del Sospetto
si conclude con una miscela di cotanti elementi sconclusionati
e inverosimili, miscelati alla meno peggio insieme,
da costringerci ad ammettere che, nonstante l'impareggiabile
e carismatica presenza di Al Pacino,
si tratti di un opera di puro intrattenimento, con una
testa ma senza alcuna coda.
VOTO:
6-
INTERPRETI
Al
Pacino: 8
Il valore aggiunto di un film che sinceramente delude
le aspettative, soprattutto dopo la visione di un buon
inizio di pellicola. Per il resto, il solito grande
Pacino.
Colin
Farrell: 7 Si
presenta come il nuovo "bello e maledetto"
di Hollywood: alcool, droghe pesanti, depressione ed
un giovane figlio accudito a distanza nel suo curriculum
di giovane celebrità.
Bridget
Moynahan: 7 La
bella Rachel de "Il Coyote Ugly", attrice
richiestissima ed in continua ascesa.
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