ANNO:
Gran Bretagna 2002
GENERE:
Drammatico
REGIA:
Peter Mullan
CAST:
Nora-Jane Noone, Anne-Marie
Duff, Dorothy Duffy, Phyllis
McMahon, Geraldine McEwan, Sean McDonough,
Eileen Walsh, Daniel Costello, Mary Murray.
DURATA:
119 '
TRAMA:
Dublino: Irlanda 1964. Durante una gioiosa festa di
matrimonio, Margaret (Anne-Marie Duff), incuriosita
dal simpatico cugino Kevin (Sean McDonough), lo segue
in una piccola stanza dove viene violentata. Orfanotrofio
di St. Attracta: Bernadette (Nora-Jane Noone), durante
la ricreazione, è attratta dalle tante attenzioni
di un gruppo di giovani lavoratori. In un ospedale irlandese:
Rose (Dorothy Duffy) dà alla luce un bambino
pur non essendo sposata e non avendo un uomo accanto
a lei. Vittime di uno stupro, considerate una cattiva
influenza nei confronti delle giovani ragazze, colpevoli
di tradire la propria religione, madri prima del matrimonio:
Margaret, Bernadette e Rose sono tre persone che non
si conoscono. Tre donne, tre vite differenti che hanno
una sola cosa in comune: davanti agli occhi delle loro
famiglie, e soprattutto a quelli delle suore di Maria
Maddalena sono "peccatrici da redimere a tutti
i costi". Trascinate a forza, queste povere ragazze
intrecceranno i loro destini in uno dei tanti istituti
di penitenza "Magdalene". Per scontare i loro
peccati si scontreranno con metodi repressivi, degni
del miglior lager nazista. Sotto qualsiasi dio o dittatore,
la prima regola in questi luoghi è "annullare
psicologicamente le proprie vittime prima ancora di
eliminarle fisicamente"...
GIUDIZIO a cura di Sergio:
Dopo aver diretto "Orphans" (1998), Peter
Mullan ritorna in grande stile con un film davvero eccezionale.
Vincitore del Leone d'oro alla 59° Mostra d’Arte
Cinematografica di Venezia, Mullan ci regala un tocco
di ottimo cinema che in questi ultimi anni stentava
a vedersi. Il film ha come protagoniste delle ragazze
"perdute" che rispecchiano fedelmente le vite
delle donne realmente prigioniere in questi luoghi,
chiusi definitivamente nel 1996. Trentamila ragazze:
questo è il numero approssimativo delle giovani
che sono state rinchiuse dalle proprie famiglie negli
istituti-lavanderie delle suore di Maria Maddalena.
In questo film, a ragione, la componente emotiva gioca
un ruolo fondamentale e Mullan è perfettamente
riuscito a coglierne le mille sfaccettature. L’impotenza
di queste donne, per esempio, che sottostanno ai crudeli
ordini di suore che sembrano seguire le leggi imposte
dal terzo Reich, piuttosto che quelle divine. Ritenuto
dalla chiesa cattolica un film dissacrante, "The
Magdalene Sisters" (questo il titolo originale)
è stato a lungo oggetto di dibattito, riguardo
ai metodi adottati in nome di Dio e applicati senza
remore in questi istituti di penitenza. Abilmente girato,
in un film dove non c’è spazio per alcuna
colonna sonora al di fuori delle urla e delle inquietudini
delle donne, esistono a mio avviso delle scene davvero
forti e significative che meritano una particolare attenzione:
la perdita della vanità di Bernadette attraverso
un crudele taglio di capelli da parte della madre superiora
(Phyllis McMahon) e l'annullamento delle povere ragazze
totalmente denudate e derise. Sono di forte impatto
emotivo soprattutto le ultime scene che parlano della
rivincita di queste ragazze che finalmente tornano alla
libertà, scappando da questa vita di costrizione
e lottando tenacemente per riconquistare un po' di dignità.
Sergio
VOTO:
8
INTERPRETI
Anne-Marie
Duff: 7
Phyllis
McMahon: 8
Nora-Jane
Noone: 7,5
Dorothy
Duffy: 7,5 |