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Festival Storie di cinema - provincia di Grosseto: Si è concluso a Grosseto Storie di cinema, il festival che premia la sceneggiatura, organizzato dall'associazione Nickelodeon, con il contributo di Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comuni di Grosseto, Massa Marittima, Follonica, Banca della Maremma – Credito Cooperativo di Grosseto. Un'undicesima edizione ridimensionata nelle date e nei film presentati che gli organizzatori sperano possa essere solo una fase di transizione. Gli spettatori che hanno accompagnato le proiezioni serali e quelle pomeridiane hanno riconosciuto alla manifestazione quel credito che si merita apprezzando gli sforzi compiuti per portare nella nostra provincia quel cinema italiano che spesso non trova spazio nemmeno nelle grandi città. Sei film ed altrettanti cortometraggi, 328 soggetti per il concorso on line Scrivocorto, due cartoni animati nella sezione "Storie animate", un migliaio di spettatori: il bilancio di quest'anno porta questi numeri. Pur in una dimensione limitata, "Storie di cinema" ha dimostrato ancora una volta, come ha detto Maurizio De Rienzo - noto giornalista del Bazar di Cinecinemas e presentatore della serata finale del festival - di saper scegliere nell’eterogeneità del cinema italiano opere diverse per genere e temi offrendo un’attenta panoramica sul buon cinema di casa nostra. La scelta dei film ha dato infatti spazio ad opere prime e seconde, non solo per premiare il coraggio e la voglia di fare cinema di chi sta cercando di farsi strada nel mondo della "settima arte", ma anche per soddisfare le esigenze di un pubblico che negli anni si è dimostrato attento ed interessato alle proposte del festival. E proprio il pubblico è stato protagonista delle premiazioni per i lungometraggi esprimendo il proprio gradimento verso i film selezionati. È risultato vincitore dei 2000 euro in palio, Quore di Federica Pontremoli, un’opera prima tutta al femminile: dalla regista alle tre attrici (Michela Noonan, Carla Signoris, Mariella Valentini). Un premio di cui la regista si è dichiarata soddisfatta perché nel suo lavoro si riconosce molto di più nel ruolo di sceneggiatrice. Tra i corti ha ricevuto targa e 500 Euro, La storia chiusa di Emiliano Corapi, un corto che ha riscosso notevole successo in altri festival di settore come il Torino Film Festival, Genova Film Festival, Roma Indipendent Film Festival e la cui sceneggiatura aveva già vinto il premio Moravia nel 1999 per la sezione dedicata ai cortometraggi. E Scrivocorto? Scrivocorto con i suoi 328 soggetti ha premiato Bruno Gaudieri autore di Un incontro da non perdere. La media tra il voto popolare ed i voti della giuria formata dall’associazione Nickelodeon con Stefano Ruzzante e Nicola Giordano dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico di Follonica ha riconosciuto questo soggetto come il migliore tra quelli pervenuti. Il vincitore tra l’altro è un notaio di Grosseto votatosi per l’occasione alla scrittura superando brillantemente la prova e aggiudicandosi il primo premio tra i numerosi soggetti giunti da tutta Italia...Per ulteriori informazioni: Associazione Nickelodeon via Bolzano, 12a – Grosseto tel e fax 0564-24188 sito internet : www.provincia.grosseto.it/storiedicinema (Fonte: Simonetta Grechi - Ufficio Stampa)
Corto Corto - Proiezione di Sinonimi di Risposta: Prima visione per Sinonimi di risposta, il cortometraggio a colori, girato su supporto 16 mm dai giavenesi Angelo Potenzieri (regista) e Massimiliano Mosca (produttore). L'appuntamento per assistere a questa prima proiezione pubblica è per sabato 23 novembre alle ore 22 presso il locale torinese Paris-Texas di via Conte Verde 7. La serata sarà presentata dal cantante Mao - che ha collaborato alla realizzazione di componendo la canzone "Il sospetto di un'estate" - e vedrà la presenza degli autori, dei due attori - Cosimo Barletta e Stefano Lisicki - e dei vari collaboratori tecnici, ai quali il pubblico presente potrà rivolgere domande e soddisfare quelle curiosità che la visione del filmato avrà suscitato. La proiezione (che verrà accompagnata anche dalla visione del corto "La scarpa" firmato dal regista romano Sergio Iacovoni) inaugura Corto Corto, un'iniziativa alla sua prima edizione ideata da Mao stesso, che proporrà ogni sabato sera al "Paris Texas" filmati indipendenti di autori torinesi e non. Si tratta di un'iniziativa multimediale, in quanto per tutta la settimana precedente la proiezione del corto in programma, sulle frequenze di Radio Flash (FM 97,6) andranno in onda schegge di intervista agli autori dei filmati: questa settimana si potrà quindi ascoltare l'intera intervista ad Angelo Potenzieri, sintonizzandosi ogni giorno alle ore 15,45. (Fonte: Paola Galletto - Ufficio Stampa)
Festival Storie di cinema - provincia di Grosseto: Dal 20 al 24 novembre, tra Massa Marittima, Follonica e Grosseto saranno di nuovo in gara i migliori film della stagione per il premio "Mi piace la storia!" grazie a Storie di cinema che da anni accompagna i cinefili in questo viaggio tutto italiano nella cinematografia delle storie raccontate da autori spesso alla loro opera prima. Quelle storie che fanno grandi i piccoli film, che ne celebrano la ricchezza nonostante si dibatta tanto sullo stato di salute precario del cinema italiano. Questo festival ci ha insegnato che basta sapersi guardare intorno, cercare tra le righe, per comprendere che di storie raccontate o da raccontare ce ne sono in circolazione, con gli intrecci, la costruzione dei personaggi, la magia delle idee. E un’altra magia forse è proprio quella di dare loro uno spazio premiando dei film, "in potenza o in atto", proprio l’anima cioè quell'elaborazione scritta troppo spesso dimenticata perché sopraffatta da assurde logiche per le quali il valore e la bellezza di un film si trovano a fare i conti (nel vero senso della parola) con il botteghino. Ma proprio questa esperienza ha saputo dimostrare il contrario e cioè che i bei film sono spesso quelli sorretti da una solida sceneggiatura e che il pubblico sa rispondere in modo positivo ai richiami del buon cinema anche senza effetti speciali. E infatti all’interno di Storie di cinema, gli unici effetti speciali sono proprio quelli legati alla scrittura cinematografica, al saper raccontare una bella storia. Quest’anno il festival appare ridimensionato nelle date e nel numero di opere presentate. Si inizia a Massa Marittima (cinema Mazzini) il 20 novembre con l’opera prima di Federica Pontremoli. Quore ci introduce col tono della commedia surreale in un universo femminile dove le esistenze di tre donne si intrecciano nel momento in cui stanno per diventare madri in un percorso anche sofferente ma sempre filtrato dall’ironia, dagli imprevisti, dalle coincidenze. Il 21 novembre il cinema italiano parla al pubblico di Follonica (cinema Astra). Protagonisti i due registi Spiro Scimone e Francesco Sframeli che presentano il loro Due amici già vincitore del premio opera prima alla Mostra del Cinema di Venezia. La storia tratta da un lavoro teatrale, è spiegata già nel titolo, nell’unione che lega i due protagonisti, un’amicizia silenziosa che si esprimerà in tutta la sua forza in seguito ad eventi inaspettati. Si ritorna a Massa Marittima il 22 novembre con Incantesimo napoletano di Paolo Genovese e Luca Miniero. Qui la storia di una bambina napoletana che parla il milanese e ama il panettone anziché la pastiera sarà al centro di una serie di sconvolgimenti familiari ed i due registi, da abili pubblicitari, sapranno sicuramente coinvolgere il pubblico parlando del loro primo lungometraggio. E infine le ultime due giornate a Grosseto allo storico Teatro degli Industri. Qui un appuntamento in più: quello del pomeriggio con le Storie animate per i più piccoli che saranno accompagnati alla visione anche da schede sui film presentati. I film scelti per questa edizione delle Storie animate sono Principi e principesse di Michel Ochelot (sabato 23 novembre) e La freccia azzurra di Enzo D’Alò (domenica 24 novembre). Per i lungometraggi in concorso, doppio appuntamento sabato 23 novembre con Non è giusto di Antonietta De Lillo, storia di solitudini napoletane di due ragazzini in età adolescenziale e Paz! di Renato De Maria, omaggio al non dimenticato fumettista Andrea Pazienza. Domenica invece ultimo film in concorso è Velocità massima del bravo documentarista Daniele Vicari che ci porta nel mondo delle corse clandestine consumate nelle vie della capitale. Ogni lungometraggio sarà presentato come da regolamento del festival dagli autori e inoltre sarà affiancato da un cortometraggio la cui selezione è stata affidata a Vincenzo Scuccimarra. Domenica 24 novembre è anche serata di premiazioni con i vincitori del premio "Mi piace la storia!" (per il miglior lungometraggio 2000 euro, per il corto 500) e di Scrivocorto (500 euro), il concorso per soggetti di cortometraggi organizzato in collaborazione con la Provincia di Grosseto, che ha visto la partecipazione di 328 elaborati a dimostrazione ancora una volta che le idee per fare cinema non mancano. Il festival Storie di cinema è realizzato dall’Associazione Nickelodeon con il contributo di Regione Toscana, Provincia di Grosseto, Comuni di Grosseto, Massa Marittima e Follonica, Banca della Maremma – Credito Cooperativo Grosseto. Per ulteriori informazioni: Associazione Nickelodeon via Bolzano, 12-a – Grosseto tel e fax 0564-24188 sito internet : www.provincia.grosseto.it/storiedicinema (Fonte: Simonetta Grechi - Ufficio Stampa)
Emma sono Io di Francesco Falaschi nelle sale italiane: Dopo una lunga serie di corti, video, documentari e spot arriva per Francesco Falaschi, apprezzato autore grossetano, anche il primo lungometraggio. Nelle sale di tutta Italia ecco che arriva Emma sono io, una commedia, prodotta da Film Trust in collaborazione con Rai Cinema e distribuita da Istituto Luce, che vanta un cast di tutto rispetto con alcuni tra i più promettenti giovani attori italiani: da Cecilia Dazzi a Pierfrancesco Favino, da Marco Giallini a Elda Alvigini. A dimostrazione di questa affermazione giunge proprio in questi giorni il premio ANEC, che sarà consegnato il prossimo 30 novembre, per i migliori attori emergenti attribuito proprio a Cecilia Dazzi e Pierfrancesco Favino. La stessa Cecilia Dazzi ha entusiasmato il pubblico del festival "Scrittura e immagine" (tre giurie formate da studenti delle città di Chieti e Pescara e dal pubblico di Pescara) guadagnandosi il premio come miglior attrice protagonista. Il premio "Scrittura e immagine" è giunto alla dodicesima edizione e può considerarsi un’ appendice del Premio Flaiano per il Cinema che si svolge nel periodo estivo. Per Falaschi la conferma delle capacità artistiche riconosciute nel corso di questi anni con numerosi premi vinti nei concorsi più importanti riservati ai cortometraggi: primo fra tutti il David di Donatello 1999 per il corto "Quasi fratelli". Emma sono io è una commedia in cui si equilibrano le parti di introspezione con quelle divertenti e dove il tono leggero non impedisce di trattare argomenti importanti. Emma, una straordinaria Cecilia Dazzi, è un grigio assessore di un comune della Maremma, che conduce una vita anche troppo nel segno della misura: non ama i colori forti, non si accorge neppure che il marito Roberto (Marco Giallini) la tradisce e con gli amici è esperta in mediazioni. Ma Emma in realtà è solo malata di ipomania, un disturbo dell'umore che rende superattivi e il suo attuale stato catatonico è dovuto all'utilizzo di farmaci che correggono questa patologia. Quando la donna smette di prendere i medicinali ritroverà non solo la sua esuberanza, ma anche un altruismo e una generosità che porterà i suoi effetti sulle persone che la circondano. Così Carlo (Pierfrancesco Favino) e Marta (Elda Alvigini), storici amici della donna, vinceranno tutte le loro resistenze nel riconoscere che si amano da sempre – e tutto questo a spese del previsto matrimonio della stessa Marta con il noioso e pignolo Daniele (Nicola Siri) –, ma anche il marito riscoprirà il fascino di Emma dopo che la stessa ha fatto aprire gli occhi alla giovane amante (Claudia Coli) sul marito. Ma allora si può vivere con la propria mania? Pare proprio di sì, se <<le camicie di forza chimiche>>, ovvero le medicine, rischiano di togliere alla vita ogni colore e fantasia. Falaschi affida ad una frase di Luciano Bianciardi lo spirito del film: <<ognuno di noi ha un lato nascosto e spesso è il migliore>>. <<Il lato nascosto – spiega il regista - è proprio quello di Emma che una volta interrotta la cura, si affeziona alla chimica bizzarra che funziona nel suo cervello, a questo lato della sua personalità che in fondo è anche il più vero. Ed ecco allora che la protagonista diventa la portatrice sana di un eccesso di generosità in un’epoca riconosciuta per chiusura e cinismo. L’impressione superficiale – continua l’autore - è che gli altri debbano prendersi cura di lei, ma in realtà è lei che conduce tutti verso una maggiore conoscenza di se stessi. Per tutti alla fine sarà cambiato qualcosa>>. Sicuramente un tema interessante quello trattato da Falaschi che attraverso la descrizione dei confini tra normalità e patologia, racconta le due parti in conflitto di tutti noi: il coraggio e la passività, la sincerità e l’ipocrisia, la ragione e i sentimenti. Per questo film –conclude il regista – mi sono ispirato a un classico come quello di Oliver Sacks "L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello" e anche a una vicina di casa in campagna che aveva questo problema. Poi ho letto molto sull'argomento come il libro di Kay Redfield Jamison "Una mente inquieta", ma ciò che mi ha interessato di più alla fine di questa patologia è stata la generosità senza cinismo che può esprimere>>. La regia, che non vuole essere a tutti i costi protagonista, scaturisce da un lavoro accurato con gli attori mentre la macchina da presa è spesso in movimento ma sempre in funzione del racconto e della recitazione. E infine l’ambientazione. Perché la Maremma del film non sta solo nel DNA di Francesco Falaschi, ma anche nelle location. Il film è girato infatti a Castel Porrona, un piccolo borgo medievale incastonato tra la Maremma grossetana e quella senese. Fortemente voluta dal regista, nonostante le difficoltà logistiche, l’ambientazione mostra una parte della Toscana meno vista, più aspra e insolita. Notevole è stato a questo proposito il supporto della Provincia di Grosseto e dei Comuni di Arcidosso, Cinigiano e Santa Fiora oltre che quello di molte forze locali, dall’organizzazione alle forniture, dal cast tecnico-artistico alle comparse. Nelle sale di Toscana, Lazio e Campania, il film sarà affiancato dall’ultimo cortometraggio di Francesco Falaschi, "Cassa veloce", realizzato dal soggetto vincitore del concorso Corto Coop bandito da Coop Toscana Lazio, che ha visto la partecipazione di oltre 700 soggetti la cui particolarità era quella riguardante l’ambientazione in un supermercato. Il corto presenta lo stesso cast tecnico (fotografia di Patrizio Patrizi e montaggio di Paola Freddi) oltre al medesimo regista e attrice di Emma sono io. "Cassa veloce" è interpretato da Cecilia Dazzi, che dai panni di Emma passa a quelli di una cassiera di supermercato dalle unghie smaltate di blu, da Valerio Binasco, meccanico in preda ad ossessione d’amore e da Paolo Sassanelli, mendicante truce ma dal cuore tenero... (Fonte: Simonetta Grechi - Ufficio Stampa)
Visionaria 2002: Grande successo di critica e di pubblico alle premiazioni che si sono svolte al Teatro dei Rozzi. Tra i vincitori molti artisti stranieri e buone affermazioni per i corti italiani. Con la serata conclusiva di sabato 9 novembre al Teatro dei Rozzi di Siena le giurie di visionaria hanno assegnato i rispettivi premi ai vincitori dell'XI edizione del Video festival Internazionale dei Cortometraggi. Un'edizione che ha visto un prodotto cinematografico di livello sicuramente elevato e che lascia intravedere buone prospettive per le edizioni future. Il dato da cui partire è l'importanza che il concorso ha raggiunto in campo internazionale considerate le affermazioni e la presenza di molti stranieri nelle varie categorie. Discreta anche la presenza del pubblico sia durante le serate di proiezione che durante quella conclusiva: oltre centocinquanta persone hanno gremito il teatro dei Rozzi, gustandosi la serata di gala con le proiezioni dei corti risultati vincitori. Così tra un video e un ospite sul palco è iniziata la lettura dei premiati che ha visto l'affermazione nella categoria video documentario di Paco Toledo con Los escolares se siguen amando, un viaggio nella storia del cile. Nella categoria "Finzioni e oltre" la giuria critica ha premiato La Mirada (castidad) di Maria Alejandra Del Valle Romero, mentre il pubblico in sala ha premiato Hombres Tranquillos di Angel Loza che si è giocato la vittoria in sala con il corto di Fabrizio Ancillai La scarpa rossa. Nella "categoria Storie di cartone" il tedesco Olaf Encke con il suo Gack Gack si è aggiudicato il primo premio, mentre per quanto riguarda i Videolinguaggi c'è stata l'affermazione di Š. La giuria del pubblico nella sezione "Comico e Demenziale" ha espresso il proprio favore per Passion of fruit di lack Sekowski California, mentre la giuria della critica per Un lavoro per tutti di Jean Philippe Pearson di Scandicci. Oltre alle cinque categorie in rassegna, sono stati consegnati anche i premi speciali: il premio "Reciprocamente", il dialogo fra le diversita', categoria del Comitato per le Pari Opportunità è andato a Cameracar di Giorgio Carella e Paolo Cognetti di Milano, il premio "I Siciliani", dedicato agli artisti e alle tradizioni siciliane invece è stato assegnato a Palermo, un corto di Salvo Cuccia. Cameracar si è aggiudicato anche il premio "Metropolis", categoria riservata ai video che hanno come sfondo la vita dei centri urbani. Durante la serata sono stati assegnati anche i premi del concorso Immaginativa 10x10x10 che ha visto l'affermazione di Nicola Cioni di Livorno davanti a Chiara Todero seconda classificata mentre nella categoria Immaginativa 10 secondi Samira Guadagnuolo ha vinto il primo premio. Prima della chiusura della serata il Presidente di Visionaria Duccio Barlucchi, ha voluto ringraziare tutto lo staff di Visionaria che durate l'anno svolge un duro lavoro, i partner di Visionaria Santa Maria della Scala, Comune di Siena, Mediateca Regionale Toscana, Università degli studi di Siena, il palazzo delle Papesse. (Fonte: IMpress - Agenzia Giornalistica)
Terminator 3 - Rise of the Machines: Abbiamo avuto l'onore di visitare lo SkyNet Core, l'interno della nuova versione del sito ufficiale del terzo capitolo della saga cult di Terminator che vede in Arnold Schwarzenegger il suo assoluto protagonista. Il sito, ancora provvisorio e in costruzione, si presenta in una versione futuristica che ci proietta nell'inquietante futuro della Rinascita delle Macchine, promettendoci tanto splendido materiale sulla pellicola in uscita il 2 Luglio 2003 con tanto di count-down al ritorno del T-800 che dovrà fermare la T-X (Kristanna Loken) per evitare l'Apocalisse e la fine della civiltà da noi conosciuta. Il sito sarà ufficialmente lanciato il prossimo 15 novembre. Aspettiamo impazienti e vi ricordiamo il link: http://www.terminator3.com (Cinemovie.Info News Report)
MIFF 2002 Terza Edizione - Premiazioni: Ecco i premi assegnati durante il Gala Awards del Milano Film Festival Internazionale. Miglior Film a Showboy di Christian Taylor e Lindy Heymann. Miglior Regia a Przemyslaw Reut per Paradox Lake. Miglior Sceneggiatura a Przemyslaw Reut e Wieslaw Saniewski per Paradox Lake. Miglior Fotografia a Horacio Marquinez per G. Miglior Scenografia a Valentin Gidulanov per As Far As My Feet Will Carry Me. Miglior Interpretazione Maschile a Manny Perez per Washington Heights, Bernhard Bettermann per As Far As My Feet Will Carry Me. Miglior Interpretazione Femminile a Susan May P. per Searching For Paradise. Miglior Colonna Sonora a Leigh Roberts per Washington Heights. Miglior Montaggio a Angie Lam per Horror Hotlinešbig Head Monster. Miglior Cortometraggio a Odour Of Chrysantemums di Mark Patridge. Miglior Manifesto a Amore e Rabbia di Rudy Amisano De Lespin. Premio Del Pubblico a The Journey di Edwin Avaness e Emy Hovanesyan. Omaggio alla Carriera a Giancarlo Giannini. Per ulteriori informazioni potete consultare il sito web ufficiale della manifestazione www.miffmilanofestival.com (Fonte: Gabriella Aguzzi - Responsabile Ufficio Stampa MIFF)
Corto Imola Festival 2002 - Premiazioni: Per il Concorso Internazionale la giuria composta da Phil Mulloy (regista), Dusan Hanak (regista-sceneggiatore) e Kornél Mundruczo (autore e regista) ha assegnato i seguenti premi: Premio assoluto per il miglior film e € 3.500 in denaro a Roberta Loved di Allan Brocka. All’unanimità la giuria ha assegnato il premio a questo film che ha impressionato per la potenza; con mezzi semplici il regista è riuscito a rappresentare, con risultati onesti e profondamente toccanti, argomenti tabù quali sessualità e menomazione fisica. Primo premio categoria Fiction e € 1.500 in denaro a The Chinese Dog di Lut Vandekeybus, per il modo in cui un forte stile visivo e l’immaginazione poetica hanno rappresentato la vita ai margini della società; primo premio categoria Non-Fiction e € 1.500 in denaro a Imitation of Life di Mike Hoolbooom per la qualità dello stile visivo e il pensiero poetico che riescono a stimolare riflessioni sul modo in cui i film ricostruiscono la nostra immaginazione. Due menzioni speciali e due premi da € 1.000 ciascuno al film Ronak di Hashang Mirzaee (il film ci ha rivelato con commozione la forza e la dignità con cui un uomo cieco affronta con creatività le avversità della vita quotidiana) e al film di animazione Postcards of belief di Lesley Adams per il ritratto semplice ma forte di un intenso disagio fisico. La giuria del Concorso Nazionale formata da Mario Ferdinando Gianani (produttore e consulente programmi e nuovi format), Maria Martinelli (regista) e Italo Petriccione (direttore della fotografia), ha assegnato il Premio assoluto di € 1.500 e Premio Kodak (consistente in mt. 2000 di pellicola formato 16mm) a La signorina Holibet di Gianluca Iodice, per la regia capace di rendere atmosfere ed emozioni attraverso una completezza narrativa e stilistica. Da notare l’ottima scelta e interpretazione degli attori e in particolare dell’attrice protagonista; il premio Augustus Color in sviluppo di mt. 2000 di pellicola formato 35mm + telecinema per il montaggio a Ritratto di donna con bambina. Particolare. di Tania Pedroni, per la capacità di raccontare con semplicità e onestà un percorso di quotidianità. In particolare si nota uno sguardo attento sulla condizione al femminile della ricerca della propria identità in un difficile equilibrio tra opposte esigenze; il premio Kamera Film per il miglior documentario di impegno sociale di € 1.500 (in noleggio sala di montaggio Avid e montatore) a I graffiti nella mente di Pier Nello Manoni e Erica Manoni, per i contenuti di chiaro valore sociale nel riportare alla luce il complesso tema della follia restituendo a tale condizione una nuova dignità. Il Premio assegnato dal pubblico in sala (Premio città di Imola) che gli spettatori del Teatro Stignani hanno votato tra tutti i film del concorso nazionale e internazionale è andato a Poultry in motion di John Corcoran, Irlanda 2001. (Fonte: Catia Donini - Ufficio Stampa)
MIFF Gala Awards - Lunedi 4 novembre: Molti i vip attesi per la serata di premiazione della terza edizione del Milano Film Festival Internazionale. Dopo le repliche dei film in competizione durante l'ultimo fine settimana del Festival e dopo l'omaggio a Giancarlo Giannini con la proiezione di "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare di agosto" domenica alle 23.00 al Teatro delle Erbe, il MIFF, diretto da Andrea Galante, che per dieci giorni ha riunito sulla scena milanese i nuovi protagonisti della cinematografia indipendente di tutto il mondo, giunge alla serata conclusiva con il Gala Awards durante il quale sarà conferito il prestigioso Cavallo di Leonardo come Premio per il Miglior Film. Sarà l'attore John Savage, indimenticabile interprete de "Il Cacciatore" a consegnare la stauetta del MIFF al vincitore dell'Edizione 2002. Lunedì 4 novembre alle 19.00 al Teatro Dal Verme avrà inizio la Cerimonia di Premiazione condotta da Maria Teresa Ruta e da Thommy. Tra gli invitati anche Ornella Muti e Milena Canonero. Durante la serata si svolgerà una sfilata di moda dei giovani stilisti provenienti dalla Nuova Accademia delle Belle Arti (NABA) e verrà conferito un tributo a Giancarlo Giannini con un video celebrativo realizzato da Cinelife. Sarà quindi annunciato il vincitore della MIFF Scholarship, una Borsa di Studio del valore di 30.000 euro ad un italiano per studiare presso la Los Angeles Film School. A conclusione verranno assegnati i premi, realizzati da Renato Missaglia e Giuseppe Rizzi, ai vincitori tra i film in competizione alla terza edizione del MIFF. Tra i premi anche quello per il Miglior Manifesto, attribuito quest'anno per la prima volta. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, con precedenza agli inviti e agli abbonati del MIFF. A seguire i protagonisti del MIFF si trasferiranno al Casablanca per il Closing Party. Una ulteriore occasione per assistere ai film del MIFF sarà fornita al pubblico nei giorni 5 e 6 novembre al Cinema Centrale, dove dalle 15.30 alle 23.30 avranno luogo i Winner Screenings. Un panorama completo del nuovo cinema indipendente dagli Stati Uniti ad Hong Kong arricchita dagli incontri con i filmmakers che hanno portato a Milano le loro differenti esperienze. Il programma completo del MIFF si può visionare e scaricare sul sito web www.miffmilanofestival.com (Fonte: Gabriella Aguzzi - Responsabile Ufficio Stampa MIFF)
L'eredità di Federico Fellini - Convegno internazionale di studi: : Si è concluso il convegno L’eredità di Federico Fellini, presso il Teatro degli Atti nel centro storico di Rimini, in via Cairoli. Nella prima giornata, presieduta da Felice Laudadio (presidente di Cinecittà Holding e vicepresidente della Fondazione Fellini, che organizza il convegno) hanno trovato spazio i saluti del Sindaco Alberto Ravaioli, in apertura dei lavori, di Vera Negri Zamagni vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione, e di Francesca Fabbri Fellini. La prima relazione è stata sul tema del Museo Fellini, che si prevede di prossima apertura (Maria Grazia Federico, Fellini val più di un museo); seguita da Pier Marco De Santi, autore di un libro sui disegni di Fellini (Federico dei Disegni. Dall’opera grafica ai film); Caterina d’Amico, della Scuola Nazionale di Cinema, "archivista per caso" curatrice dell’Archivio Visconti (Alla ricerca dell’artista: l’esperienza dell’archivio Visconti); Sandra Eichberg delle Teche Rai, ha illustrato i materiali che la Rai ha su Federico, corredata da una videoproiezione della durata di mezzora contenente un’antologia di materiali rari su Fellini (1964–1993). La seconda giornata del convegno felliniano si è aperta alle 9.30 con Alberto Barbera (noto critico cinematografico, già direttore dei festival di Torino e di Venezia) che ha introdotto la relazione in video del celebre direttore della fotografia Vittorio Storaro. Tra i film cui Storaro ha donato la luce, ci sono "Ultimo tango a Parigi", "Apocalypse Now", "L’ultimo imperatore"; nel suo intervento Storaro ha parlato della Necessità della separazione del colore; Nicola Mazzanti, del Laboratorio L’Immagine Ritrovata, con la sua relazione su: Restauro e preservazione, il punto su tecniche e metodi. Un altro grande direttore della fotografia, Giuseppe Rotunno, ha portato al convegno la sua immensa competenza e l’esperienza di compagno di viaggio di Federico. E' stato infatti direttore della fotografia in molti film, tra cui "Amarcord", "Casanova", "La città delle donne", "Prova d’orchestra", ma è stato anche collaboratore di Visconti, Wertmuller, Troisi e Benigni (in "Non ci resta che piangere"). Rotunno ha parlato di Restauro, conservazione, prevenzione. L’argomento è stato illustrato anche dal portoghese João Socrates de Oliveira, presidente della Commissione Tecnica della Fiaf (Technical possibilities for the long term preservation of colour films). Nel pomeriggio Irene Bignardi (oggi alla guida del Festival di Locarno) ha introdotto il regista catalano Jordi Grau (La solitudine del genio). Gian Piero Brunetta, critico e docente di storia del cinema all’università di Padova, ha affrontato l’intrigante querelle che ha opposto Fellini e la critica in: Fellini 4 ½. Dominique Païni, direttore del dipartimento di sviluppo culturale del Centre Pompidou, ha esposto una relazione dal titolo "Notes provisoires autour des thèmes et figurations pour un musée Fellini", mentre ha concluso la seconda giornata il regista Giuseppe Bertolucci, che è anche presidente della Cineteca di Bologna, con una relazione che gioca nel titolo con il suo ultimo successo, "Il cinema probabilmente". Il convegno ha poi proposto al cinema Tiberio la proiezione de Il bidone, film con Broderick Crawford (che subentrò, magnificamente, alla “prima scelta” Humphrey Bogart), Richard Basehart, Giulietta Masina. Uno dei film meno felliniani di Federico, nella copia restaurata dalla Cineteca di Bologna (in collaborazione con la Fondazione Fellini presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata), comprendente un quarto d’ora circa di materiale in più rispetto alla copia circolante negli anni ’50. Fra i compiti istituzionali assolti dalla Fondazione, assume un rilievo centrale la conservazione e catalogazione dei materiali prodotti dal Maestro e a lui riferibili; all’interno di essi, di grande interesse è la produzione grafica. Fellini utilizzava il disegno per dare indicazioni ai collaboratori; fanno così parte del patrimonio bozzetti per costumi, progetti per scenografie, schizzi per il trucco, storyboards, disegni estemporanei. Dopo un primo lavoro di catalogazione, si sono individuati all’interno del corpus dei disegni, dei blocchi relativi a film (i più numerosi "Amarcord", "Casanova", "La città delle donne"), ma anche a temi più ampi, come "Il corpo, gli interni e la città". Il risultato di tale ricerca è una pubblicazione, un catalogo di disegni esposto presso la Galleria RM12/Gallerie Rosini di corso Giovanni XXIII, e pubblicato e disponibile in copie presso la Fondazione. Nell’ultima giornata, sabato 2 novembre, il convegno riminese si è aperto al mattino con la presidenza di Alberto Farassino e la relazione di Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna, (Indagine sul patrimonio filmico di Federico Fellini). E' seguito poi Richard Billeaud con "Précautions et méthodes pour la conservation et la restauration des bandes sonores de film" e Anna Fiaccarini, della cineteca del Comune di Bologna con "Catalogare e rendere fruibili le carte di un maestro". La mattinata è terminata con la presentazione a cura di Morando Morandini della rivista "Fellini Amarcord". Nel pomeriggio Ettore Scola, presidente della Fondazione Fellini, ha moderato dalle 15 gli interventi di Renzo Cremante (Archivi del nuovo: esperienze e prospettive), João Bénard da Costa (L’héritage Fellini au Portugal: les copies conservées et l’influence en action), Oriana Maroni ("Io ero Ulisse". Una biblioteca scritta sull’acqua) e Tonino Guerra (Qualcosa su Federico). La giornata e il convegno si sono conclusi con la presentazione a cura di Scola e Guerra del libro "Diario di un cronista" di Sergio Zavoli, alla presenza del senatore, scrittore, giornalista. (Fonte: Catia Donini - Ufficio Stampa)
Festival Internazionale di Asolo 2003, film d'arte e di biografie d'artista: L’AsoloArtFilmFestival annuncia che il nuovo bando di partecipazione per il concorso 2003, che si terrà dal 22 al 28 settembre, è consultabile presso il nuovo sito ufficiale http://www.asolofilmfestival.it (Fonte: Monica Tonietto, Federica di Nolfo - Ufficio Stampa)
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