CRITICA a cura di Nasty Taste:
ATTENZIONE: Questa non è una recensione, è un commento in tempo reale perciò il film è completamente raccontato. Leggete solo dopo averlo visto. Il linguaggio usato non è propriamente per bambini.
Paranormal Activity ovvero
Adoro i piani ben riusciti
Ecco il commento completo a Paranormal Activity, perché dopo averlo visto sette volte ho deciso che glielo devo e perché lo esorcizzo a modo mio come NON hanno fatto i due protagonisti della storia.
Ah, il film mi è piaciuto perché paura me ne ha fatta, ben inteso. È solo che il protagonista maschile merita una menzione d’onore e a lui dedico queste pagine.
Paranormal Activity è un film di Oren Peli girato però come fosse un documento vero (stile The Blair Witch Project) dai due protagonisti Micah e Katie al fine di registrare gli eventi paranormali che si verificano in casa loro.
Mi dimenticherò che questo è un film e lo commenterò proprio per il documentario che è. Userò la versione italiana visto il finale decisamente più carino e il doppiaggio azzeccatissimo che fa morire dal ridere.
Conosciamo meglio i nostri due amici che vivono insieme e hanno una relazione da quattro anni.
Lui, Micah Sloat, è un ragazzo dallo sguardo assente e il cervello fluttuante. È avvenente quanto una lampadina e ha i processi cognitivi di un libro di Moccia aperto a pagina 5. Di mestiere mi pare di aver capito che vende cose su internet mentre attende che la fidanzata si laurei per sposarla. È anche un fanatico dell’elettronica e un giorno, di comune accordo con se stesso, decide di comprare una mega telecamera professionale con l’intento di documentare i fatti strani che accadono nella villetta in cui vive.
Lei è Katie Featherston e ha due gravi macchie nella sua vita. La prima è quella di aver attirato l’attenzione di un demone che le rompe le balle da quando aveva otto anni. La seconda è quella di aver deciso, quattro anni prima, di iniziare una relazione con quel decerebrato del suo ragazzo.
Nel corso del documentario vedrete che tutto ciò che di più brutto può capitare a Katie le capita proprio a causa del suo fidanzato e delle sue trovate geniali.
Trovata geniale numero 1.
La telecamera. Sempre accesa anche quando non serve.
Che a noi di vedervi mangiare e suonare la chitarra non ce ne frega una cippa.
San Diego, 18 Settembre 2006. Vedrete come ad un pirla bastano ventuno giorni per far incazzare un demone.
Katie torna a casa, parcheggia, e subito si ritrova puntata in faccia una telecamera. Il geniale cameraman è il suo ragazzo Micah, che ha speso metà del suo guadagno giornaliero per acquistare tale aggeggio fenomenale.
C’è da dire che, vista la macchina di lei, vista la villetta con piscina e vista la quantità di apparecchi sofisticati che si ritrovano in casa, la nostra non sembra una famigliola che se la passa male.
Dev’essere questo che fa arrabbiare il demone.
Katie stessa non spicca per intelligenza, al pari del suo ragazzo, infatti lo guarda e gli chiede “Cos’è quella? È quello che penso?”
E a meno che lei non pensi che sia un frullatore a doppia velocità che Micah si porta in giro su una spalla guardandoci dentro, direi che sì, quella è una telecamera e sì, probabilmente il tuo ragazzo te la sparerà in faccia per le prossime settimane ventiquattr’ore su ventiquattro.
Lui dice “Penso che sarà interessante riprendere qualsiasi fenomeno paranormale che ci sia o non ci sia” e qui già si intuisce il grado di deficienza di quest’uomo. Chissà quali sono i fenomeni paranormali che non ci sono, saranno quelli nel suo cervello.
La telecamera è accesa da appena mezz’ora e già i due sparano caxxxte come fossero mitragliatrici.
Lui sostiene che se lascia sempre accesa la telecamera riuscirà a riprendere qualunque cosa quando succederà e potrà lasciarla come documento ai posteri, in più se entrambi sapranno con cosa hanno a che fare potranno farvi fronte senza problemi.
Certo, io mi chiedo in che mondo vive quest’uomo che pensa di poter combattere contro un’entità paranormale; la sua baldanza dovrebbe far preoccupare la sua ragazza. Lei invece si limita a dire “Sì, così potremo riguardare i filmati e ricordare il passato”.
La serata trascorre tra cena e prove varie per saggiare le capacità del nuovo acquisto di Micah. Lui chiede addirittura a Katie se ha un modo per “farlo succedere” dimostrando fin da subito di non avere rispetto per questa entità e di non averne per la sua ragazza che penso non abbia nessuna voglia di vederla apparire.
Finché non è ora di prepararsi per andare a dormire.
L’idea è quella di piazzare la telecamera, accesa per tutta la notte, su un treppiede, e puntarla verso il loro letto, come nella miglior tradizione dei film porno casalinghi, in questo caso nella speranza di cogliere il simpatico inquilino di casa con le mani nel sacco.
Ma Micah ‘sta schifo di telecamera se la porta avanti e indietro tra bagno e camera da letto nella speranza di convincere la sua ragazza a battezzarla con un bel filmatino di loro due che si accoppiano, mentre lei è restia alla cosa primo perché al demone potrebbero salire colazione e pranzo nel vederli e secondo perché la telecamera ha scopi più elevati.
Come ‘st’aggeggio viene posato si possono spegnere tutte le luci e andare a letto.
Prima notte – 18 Settembre 2006
I protagonisti dormono tranquilli nonostante lei, prima di addormentarsi, abbia proclamato “Mi sta guardando” che io, al posto di Micah, mi sarei alzata e avrei optato per stare sveglia tutta la notte in piedi in cortile cantando “Diavolo in me”.
E va beh, durante la notte passi ovattati in sottofondo e niente di più.
Al mattino la bella sorpresa del demone per i due giovani è un mazzo di chiavi buttato per terra.
E anche qui, non sto a commentare l’idiozia del demone che fra tutti i dispetti che può fare loro si limita a spostare delle chiavi, ma santo cielo voi due dovreste già cagarvi sotto perché lo sapete che le chiavi erano sul mobile, ne avete la certezza.
E poi non guardate la registrazione della notte passata, no, tanto cosa riprendete a fare? Non domandatevi se non sia il caso, forse, di prendere provvedimenti seri.
Quello che veramente disturba è che per fare il film non ci si può limitare a riprendere di notte, quindi durante il giorno i due deficienti si esibiscono in dialoghi da organismi unicellulari e prodezze in piscina.
Questo per intrattenerci prima dell’arrivo del sensitivo, unico bel personaggio del film che dimostra anche di avere delle facoltà mentali, oltre che paranormali.
Micah, per non tradire la sua natura imbecille, non apprezza granché l’arrivo di questo esperto nel paranormale (normalmente darei ragione al ragazzo, ma nel loro caso direi che un aiutino farebbe comodo) così ci scherza su e se ne burla chiedendo se è normale che un sensitivo arrivi in ritardo (perché dovrebbe sapere prima se c’è traffico) e se sarà così gentile da dirgli qualche cavallo vincente.
Il tizio arriva e grazie alla sua presenza finalmente scopriamo cos’è che turba la vita di Katie e adesso, per sfiga comune, anche quella di Micah.
All’inizio pare che il dottor Fredrichs bene si inserisca nel contesto di fesseria generale, perché chiede se per caso i fenomeni riscontrati dai due non siano dovuti a scricchiolii della casa o a tubature che fanno rumore. Poi, riflettendoci, capisco che l’esperto ha solo dedotto che tra Katie e Micah non c’è materia cerebrale sufficiente a comporre una frase e da qui la necessità di accertarsi se per caso non lo stiano prendendo per il cxxo.
Quando Katie racconta del suo vissuto, però, il dottore (dottore in cosa, poi, vorrei capirlo) cambia subito umore e afferma che con un demone non vuole avere nulla a che fare perché “mi mette molto a disagio trattare coi demoni”.
Eh, guarda, che strano.
Quest’entità è di una simpatia unica; in pratica ha cominciato ad infastidire Katie a otto anni, poi le ha incendiato casa perché si vede che non gli piaceva più andare a trovarla dove viveva, poi l’ha lasciata perdere per un po’; è tornata da lei a tredici anni e poi di nuovo sempre a intervalli regolari.
Secondo me la motivazione per cui da qualche tempo ha ricominciato ad infastidire è perché Katie ha deciso di fidanzarsi con quel robo lì.
L’esperto viene portato in tour per la casa e gli viene mostrata la telecamera. Ispirata la sua domanda “Quindi andate a dormire con la luce accesa e la telecamera in funzione…lo fate spesso?”
Chissà cosa intendeva chiedere veramente.
Micah continua a domandare come far succedere il fenomeno e bisognerebbe dirgli, ridirgli, spiegargli e fargli un disegnino per convincerlo che non è che succede, l’entità è già lì con loro, anche adesso, li ascolta pure mentre dicono caxxxte, Micah poi è campione mondiale nel settore.
Non c’è verso di infilargli in quella testa bacata che giocare con queste cose è pericoloso, infatti il dottore lo insulta nemmeno troppo velatamente quando il giovane afferma di voler comprare una tavola Ouija.
Gli dice “Non usare la tavola perché se gli chiedi di comunicare lui troverà un varco per entrare e lo farà, non comprare la tavola perché quello che vuole il demone è Katie, quindi che glielo chiedi a fare cosa vuole? Non comprare la tavola Ouija...mi hai capito bene?”
“Sì, sì, la seguo” risponde Micah.
“Speriamo.”
Ma il dottore ha poco da sperare.
“Andrà tutto bene” dice poi prima di andarsene, ma l’unico aiuto che dà è scrivere ai due il numero di telefono di un suo amico demonologo, poi fugge veloce da casa loro lasciando dietro sé non solo due pirla e un demone, ma anche una buona dose di sfiga colossale.
Il numero del demonologo i due ce l’hanno, ma forse si azzardano a chiamarlo? Ovviamente no, perché lei è spaventata ma ha anche un ragazzo tonto che le dice di non chiamare assolutamente il tizio. E tra la sua paura e il ragazzo tonto lei chi ascolterà?
“Se peggiora... se peggiora lo chiamo” afferma lei. Chissà cosa vuole dire, per lei, trovarsi in una situazione peggiore.
Ma scusa, deficiente, con tutto il bene che puoi volere al tuo ragazzo e con tutta la buona volontà che puoi mettere nel prendere le decisioni insieme a lui perché siete una coppia... ma caspita, sei tu che hai l’ombra che ti si appoggia sul letto la notte e che ti sussurra “Katie” nell’orecchio. Questo nel mio caso batterebbe tutto l’amore per chiunque, decido IO cosa devo fare e QUANDO farlo. Eccheccavolo!
Ma Micah vince contro il demone di nuovo e siamo solo alla terza notte.
Terza notte – 20 Settembre 2006
Il demone, come si può notare, si sveglia sempre verso le due di notte e comincia a rompere. Stavolta apre e chiude una porta e fa un po’ di rumore, del resto dovrà pure vendicarsi delle caxxxte che sente durante tutta la giornata.
Il giorno successivo finalmente i due guardano il filmato, ma ancora non si cagano addosso a sufficienza e, evidentemente, la situazione non è ancora “peggiorata” perché Katie non chiama nessuno.
Però notiamo che lei ha davvero delle gravi disfunzioni perché il filmato della porta che si apre e si chiude da sola non le suscita granché, ma la vista di un ragnetto la fa urlare come una gallina e mi immagino quanto il demone sia infastidito dalla cosa.
Poco dopo Micah si sente di prendere la telecamera in mano e prodursi in caxxxte.
Trovata geniale numero 2.
Insultiamo il demone, dai.
“Sei ancora qua?” chiede Micah riprendendo la porta e la maniglia della porta. “Mi vuoi dire cosa significava? Che parte del tuo grande piano consiste nel muovere la porta? Oppure fai solo delle cose a cazzo?”
Risposta del demone.
“No, Micah, io non ho un piano preciso, sto solo facendo i cazzi miei perché io posso mentre tu no, sostanzialmente. E non è che devo fare una cosa in particolare per essere un demone, posso fare anche cose a cazzo, perché io posso e tu no. Questa è casa tua, ma io posso fare tutto ciò che voglio…e tu no. Mi avrai capito?”
Ma Micah non è solo spavaldo come Don Chisciotte, è anche tardo come un trattore e prima di andare a letto ci rende partecipi delle sue scoperte affermando “O è un fantasma o è un demone”.
Pensa, non l’avevamo mica capito, però è un demone, caro, te l’ha detto anche il dottore.
“Noi seguiamo le prove e io farò le mie ricerche e scoprirò di che si tratta.”
È un demone, porca vacca!
E poi che ricerche devi fare che già non ti trovi il cervello?
La fidanzata gli rispiega tutto da capo.
“Da quello che dici dev’essere proprio un demone” conclude lui.
Complimenti per la sagacia e per il numero di ricerche che hai dovuto fare. Ma non è finita.
Katie ribadisce che questa cosa non è umana e quindi non è un fantasma e Micah “Allora forse hai ragione, il che è un male perché i demoni sono potenti”.
Sento il demone che tira un sospiro di sollievo e dice “Miseria, ci ha messo i suoi due o tre mesi ma forse adesso gli è tutto chiaro”.
“I demoni ti perseguitano per anni e a volte trovano dei metodi anche molto intelligenti per spaventarti.”
Eh, certo, il problema è quando si ha a che fare con chi l’intelligenza non ce l’ha manco in prestito un paio di volte all’anno.
A questo punto uno si rassicura sul fatto che Micah abbia capito che è il caso di non scherzare troppo sulla faccenda.
Ma no.
“È un fenomeno molto raro, è una figata averlo ripreso.”
Il demone spara un’imprecazione poco signorile e si organizza per rovinare ad entrambi l’ennesima nottata.
Il decerebrato controlla che l’allarme sia inserito affermando “qualunque cosa entri non ci sfuggirà” e probabilmente si riferisce ai cani randagi e ai ladri di telecamere nel quartiere, perché il demone invece sarà alle spalle che gli chiede “ma che diavolo lo metti a fare l’allarme se sono qui?”
E perfino la sua ragazza fa notare che il demone può fare e disfare a suo piacimento, ma Micah risponde “E tu che ne sai?” facendoci crollare per sempre la speranza che si possa uscire da questa situazione illesi.
Quinta notte – 22 Settembre 2006
Stavolta il demone si alza un po’ più tardi, verso le tre; prima provoca gli incubi a Katie e poi muove i mobili al piano di sotto.
Questi due sono svegli nel cuore della notte dopo essersi presi un colpo sentendo i rumori e Micah chiede “È tutto quello che sai fare?”
Ma lo vedi che devi essere privato degli organi fonatori? Lo vedi che stai chiamando la morte a gran voce?
Come si fa ad essere così pirla?
Dalla registrazione di questa fortunata notte viene fuori anche un bel ringhio del demone che Micah fa ascoltare a Katie e quando gli viene chiesto che cos’è…lui che fa ricerche, che sfida il demone, che ci pensa lui perché è casa sua risponde “L’ho ascoltato per ben sei volte e non ci capisco niente, (pensa che novità) non è una lingua che riconosco, (che può essere una qualsiasi) non è un camion… io penso che sia questa cosa che vuole comunicare (ma dai! Tu dici?)”
Tutto questo per ritornare a rompere con la tavola Ouija sulla quale ormai si è fissato. Katie gli ripete per l’ennesima volta di non comprarla, ma dovrebbe riconoscere ormai lo sguardo vacuo del suo fidanzato di quando dice “va bene” ma non ha capito niente.
Infatti prima di andare a dormire (che è sempre un bel momento per far incazzare il demone) il giovane riprende la trovata geniale degli insulti.
“Il tuo demone non vale niente, non vali niente! Sei solo un incapace!” per un attimo pensavo gli dicesse “sei solo chiacchiere e distintivo”, ma si vede che Micah non conosce la citazione.
Tredicesima notte – 30 Settembre 2006
Infatti alle tre e un quarto il demone riappare più incazzato che mai. Stavolta provoca un bel casino di sotto mettendosi anche a ringhiare e facendoli spaventare di brutto entrambi.
Era ora.
Visto che insultarlo non è stata una bella idea?
Tornano a letto terrorizzati.
Eh, certo, mi sembra logico.
Ma dico, io non riuscirei mai a rimettermi a letto, al buio, dopo una cosa del genere. Io mi dispererei, per cominciare, e poi non spegnerei più una luce in casa, per quello che può servire.
Ma Katie già convive con quella disgrazia del suo fidanzato, effettivamente il demone è un problema secondario.
“Io spero che quel tipo, quella cosa o quello che è ci faccia vedere un po’ d’azione” esclama Micah il mattino dopo.
O quest’uomo ha la memoria a breve termine sputtanata o davvero ha coraggio inutile che gli esce dal naso.
Ma chissà se per loro la situazione ha subito il famoso peggioramento…
Trovata geniale numero 3.
Il microfono nel quale il demone dice ciò che più ti aggrada.
Micah registra la stanza vuota alla quale fa domande a caso. A parte “C’è qualcuno qui?” che vince il premio come Miglior Domanda Posta Ad Un Demone Infestatore, e “Qual è il tuo colore preferito?” una delle tante è “Vuoi comunicare con una tavola Ouija?”
Nel riascoltare la registrazione Micah nota che il demone (assolutamente zitto tutto il tempo) ringhia alla domanda fatidica.
Così, convincendosi che un ringhio sta per sì e due per no, all’unanimità con se stesso, Micah può finalmente acquistare ‘sta benedetta tavola.
Che poi 1) se la tavola è pericolosa come ha detto l’esperto è logico che il demone voglia fartela prendere, pirla. 2) magari due ringhi stavano per “no, coglione, non mi facilitare così il lavoro che già sono avanti sulla tabella di marcia per portarvi alla morte dolorosa e tu mi fai risparmiare pure tempo…”
Quindicesima notte – 2 Ottobre 2006
Stavolta il demone pensa bene di servirsi di Katie per fare i suoi comodi. La fa alzare in piena notte e la fa stare in piedi a guardare quel capolavoro del suo ragazzo per ore. Poi la fa camminare fino al piano di sotto finché Micah non si sveglia e la va a recuperare in giardino seduta sul dondolo. Lei non è presente, sembra non capire nulla di quello che succede, non ascolta il ragazzo quando le chiede di tornare a letto e chiede di essere lasciata in pace.
Tutto ciò sempre a telecamera accesa perché Micah, qualunque cosa faccia, se la porta sempre dietro, anche se sono le quattro del mattino e lui è mezzo rincoglionito dal sonno.
In più il demone da dentro fa casino e la cosa è sempre ripresa dalla telecamera. Katie torna in sé come se niente fosse e si rimettono a letto.
Anche qui…ovvio.
Alla quattro del mattino trovo la mia ragazza fuori di sé sul dondolo in giardino al freddo. La chiamo e mi dice di andarmene. Dalla stanza si sente un rumore, corro di sopra e c’è la tele accesa, la mia ragazza rientra e mi dice “Che fai? Torna a letto” come niente fosse…
E io torno a letto! Non vado a chiamare un esorcista, no.
Il giorno dopo Micah mostra il filmato a Katie e lei si limita a dire “Oddio!”
Ma dai!
Ma se proprio non vuoi andare a pensare ad un demone (che ormai pare palese) almeno vai a farti una TAC, almeno preoccupati per il tuo cervello, no?
No.
La situazione non è peggiorata ancora, evidentemente.
“Ci vuole solo terrorizzare, ci spaventa tutti e due” conclude Micah.
Peccato non ci sia un applauso scrosciante sotto queste affermazioni di livello superiore.
“Non farti influenzare, non facciamoci influenzare.”
Ma bello mio, quella di stanotte cos’era secondo te?
Io direi una bella possessione demoniaca e se proprio non ti pare logica questa conclusione, perché fai fatica da sveglio figuriamoci mezzo addormentato, almeno ammetti che la tua fidanzata proprio a posto non è.
Preoccupati un po’!
Sii dotato di cervello per due secondi!
“Far venire qualcun altro, un esorcista o chi ti pare magari peggiora le cose…”
Eh certo, perché le cose non sono già peggiorate. Come abbiamo visto finora, i peggioramenti in questa casa chissà quali saranno.
Trovata geniale numero 4.
La tavola Ouija che dura il tempo di un vafxxxxxlo.
Esclamando “Ecco fatto stronzetto” Micah piazza davanti alla telecamera la tavola Ouija appena presa. Così, mescolando ben due trovate geniali insieme, gli insulti e la tavola, dà il via all’ennesimo esperimento che la sua mente eccelsa ha partorito per risolvere la situazione.
La telecamera è posizionata, la tavoletta pure, ma come Katie la vede si incazza e lo ricopre d’improperi. Finisce che entrambi escono di casa lasciando il demone libero di mostrare a tutti noi cosa ne pensa della tavola Ouija.
Se avesse potuto farci i bisogni sopra l’avrebbe fatto sicuramente, in realtà si limita a darle fuoco (è un demone della specie piromane) e a lasciarci un messaggio sopra che poi starà a Micah decifrare.
Il demone è carino perché crede in Micah e nelle sue capacità anche se finora non ha avuto nessun buon motivo per farlo.
Che poi, quando lo scemo mostra la tavola alla telecamera, sfido chiunque a capirci qualcosa nelle macchie lasciate sopra dal demone, Micah tirerà ad indovinare e ci azzeccherà nell’unica botta di cxxo della sua vita.
Tra l’altro sa benissimo che Katie è incaxxxtissima per questa idea che ha attuato eppure le continua a chiedere “Aiutami a capire cosa ci ha scritto sopra” che io gliela spaccherei in testa dal nervoso quella tavoletta.
Lei infatti lo butta fuori dalla camera insultandolo e lui “Mi sa che è incaxxxta, non è un buon segno”.
È davvero il più grosso tonto mai partorito.
La risoluzione di tutti i loro problemi, pensate a quanta idiozia risiede in questa casa (povero demone), è fare un giuramento di fronte alla telecamera in cui Micah afferma che da quel momento in poi tutte le decisioni saranno prese da Katie.
Eh sì, uno... ormai siete nella mxxxa fino al collo, l’unica soluzione per te, Katie, era abbattere il tuo ragazzo molto tempo fa. Due... il giuramento sarà disatteso giusto fra qualche ora.
Pace fatta. E proprio prima di addormentarsi lui chiede “Vuoi sapere cos’è successo alla tavola Ouija?”
Ma sì, prima di dormire, che già le nostre notti sono così serene, tu raccontami cose macabre che, fra l’altro, non sono manco inventate ma stanno succedendo davvero, grazie. Così dormo meglio.
Lui è un pesce lesso e lei è spacciata.
La scena più bella è subito dopo, dove vediamo Micah alle prese con la risoluzione del messaggio cifrato lasciato dal demone.
Cioè... ti riprendi mentre stai lì a guardare la tavola cercando di ricordarti l’alfabeto? Ma quanto scemo sei?
E hai pure una faccia impegnata da antologia, come se volessi farci credere che stai davvero riflettendo su qualcosa.
Beh, Katie gli dà retta, perché l’amore offusca la capacità d’intendere e di volere, così lo raggiunge e lo ascolta pure mentre lui, tutto fiero di sé, prima afferma di essersi dedicato alla comprensione del messaggio per quanto? Sei, sette ore? Poi ci delude per l’ennesima volta con la frase “Non sono riuscito a capire esattamente”.
Guarda, non avevamo dubbi, ormai abbiamo imparato a conoscerti.
In pratica il messaggio significa, a scelta, Edina, Diane, Nadine senza due “N” (che vai a capire che nome è Nadinne e dove l’ha mai sentito, Micah) e tutte le svariate combinazioni con queste lettere che sono poche.
Sul suo quaderno poi si leggono, insieme ad altre venti lettere diverse (per cui il demone potrebbe aver detto qualsiasi cosa) anche un “goodbye Di-anne” che fa sbellicare dalle risate. Il “goodbye” da parte del demone gli piacerebbe, mentre il “Di-anne” con quel trattino in mezzo chissà cosa rappresenta per Micah. Mah…
Che poi il fesso ha guardato il filmato per risalire a queste lettere e, dico io, non puoi usare l’ordine con cui il demone le ha indicate, se l’hai seguito? Il demone la tua lingua la sa, sei tu che non sai né la tua né la sua.
E dopo queste preziose scoperte (del resto l’aveva detto Micah che avrebbe svolto delle ricerche) le caxxxte non sono finite, eh?
Katie lo guarda con compassione perché un po’ si sarà accorta che lui ha problemi gravi, però continua a fidarsi invece di chiamare uno bravo. Anche uno psicologo, basta che sia bravo.
“Ci sono molte possibilità, potrei anche sbagliarmi, non so” continua lui.
Ma no, dai, non ti buttare giù così. Tra i dieci probabili nomi, il “goodbye Di-anne” e le lettere a caso secondo me sei vicino ad una soluzione.
Quella che preferisci, tanto qualunque cosa va bene.
Sconsolata Katie si confida con un’amica e quando questa, giustamente, fa notare che bisognerebbe fare qualcosa, lui risponde “Tranquilla, ho un piano”.
Ricordatevi queste parole perché sono tra le ultime caxxxte che sparerà questo ragazzo.
“Qual è il tuo piano?”
“Ho un piano.”
E anche qui, io credo che Micah non sappia cosa sia in realtà un piano.
Perché sentite il piano.
Trovata geniale numero 5.
Il borotalco per sapere se c’è il demone in camera.
Cioè… Micah vuole cospargere i dintorni della camera con del borotalco.
Ma perché?
Solo per vedere le impronte della bestiola lasciate sulla polvere bianca, no?
E quindi?
Se lo sai che c’è il demone a cosa potrà mai servire?
E lei pure che gli dice “Puoi fare l’esperimento ma se non funziona chiamo il demonologo”.
Ma non funziona come?
Non funziona nel senso che le impronte non ci sono?
Allora significa che non c’è il demone? Oppure significa che il demone non deve per forza camminare, magari vola in quanto entità inconsistente.
O intendi che non funziona perché non risolve niente?
E bella mia, che cavolo deve risolvere questa caxxxta inutile?
Davvero, io fatico a capire. E non sono manco fidanzata con Micah.
Sta di fatto che la sera stessa, dentro la camera e nei corridoi fuori, viene fatta una gettata di borotalco che nemmeno nelle pubblicità dei pannolini.
Lui “Dobbiamo capire con cosa abbiamo a che fare prima, poi possiamo scatenarci”. Io non commento nemmeno più queste frasi perché ormai si è capito il motivo per cui il demone si accanisce su queste due creature.
Sereni e appagati per la vana opera compiuta i fidanzatini si ritirano sotto alle lenzuola, non prima che Micah abbia detto le preghiere della sera.
“Nessuno può entrare in casa mia, fare lo strxxxo con la mia ragazza e passarla liscia.”
Mi pare che qui l’unico che sta facendo lo strxxxo con la tua ragazza sei tu, la stai conducendo per mano alla distruzione…
“Questa è casa mia e tu sei la mia ragazza, risolverò questo cazzo di problema.”
Strano che Micah non senta il demone fargli un pernacchione, perché io l’ho sentito. Le convinzioni di quest’uomo sono uno spettacolo di cabaret.
Diciassettesima notte – 4 Ottobre 2006
Il demone non vuole deludere le grandi aspettative di questo genio dai piani così ben studiati e verso le tre e un quarto, con comodo, si presenta e fa un po’ di rumore.
Come i due si svegliano trovano una bella impronta a tre dita sul borotalco e hanno pure l’ardire di sorprendersi e spaventarsi.
Che imbecilli.
Micah fa notare che c’è un’impronta che entra ma nessuna che esce; infatti è probabile che sia l’ennesima presa per il cuxo che il demone ha deciso di giocarvi. Lui fa ciò che vuole e come vuole, se non avesse voluto farsi vedere non avrebbe camminato sulla polvere.
Ma Micah immagino si senta un grande stratega; afferra la telecamera e deambula per casa seguendo le tracce.
Vuole scoprire da dove arrivano le zampate e così si avventura nel corridoio con Katie alle sue spalle che lo avverte “Potrebbe essere una trappola”.
Ma quale trappola deve tendervi ‘sta creatura? Fate tutto già da soli, non c’è nemmeno gusto a sfidarvi perché vi mettete nella merda senza aspettare l’aiuto di nessuno…
Micah arriva fino allo sgabuzzino (eh beh, i demoni dove devono vivere?) e lì trova il passaggio verso il solaio aperto.
Katie si sente di chiedere “Dimmi che l’hai aperto tu” al fidanzato, ma risulta palese anche ad uno gnu che il demone l’ha lasciato così perché vuole che salgano nel sottotetto.
Katie “Non ci vai lì, non ci vai Micah, non ci devi andare lassù.”
Stranamente Micah comprende e dice “No no, non vado lì su.”
Oh, bravo, vedi che quando vuoi…?
“Devo solo…voglio dare un’occhiata.”
Niente, è senza speranza, non sa nemmeno parlare correttamente la sua lingua perché se si dice “no non vado” poi non si può continuare con “vado solo a dare un’occhiata”.
Comunque fa sporgere il suo testino dalla porticina del solaio e sarebbe bello se il film finisse con il demone che decapita questo uomo triste e lo libera dalla sua voglia di dare alla luce piani discutibili. Invece ammetto che l’idea del demone è meglio della mia, perché fa trovare loro una foto di Katie da piccola tutta bruciacchiata, probabilmente unica cosa salvata dal famoso incendio della loro prima casa. Salvata dal demone, fra l’altro. Che gentile.
Katie afferma “Questa foto non dovrebbe essere qui.”
Eh, appunto, non dovrebbe esserci la foto e non dovrebbe esserci manco il demone, però c’è sia l’una che l’altro e chissà se adesso la situazione ti pare un pochino peggiorata?
Il giorno dopo non è che lei chiama il demonologo e basta, no. Prima chiede a Micah.
E lui non vuole!
Guarda le riprese delle zampette del demone per terra, ha passato la notte in bianco tra rumori e belle sorprese in soffitta ma “Ho tutto sotto controllo, sto facendo progressi” afferma lui e a questo punto lo spettatore non vede proprio l’ora di assistere alla loro brutta fine, soprattutto quella di lui. Lo spettatore lo desidera dal profondo del cuore.
“Non hai il controllo di niente, il demone ce l’ha e se pensi il contrario sei un povero idiota” Katie dice la prima cosa sensata allo scoccare dell’ora di film. Il fatto è che lui è idiota in ogni caso e tu pure che lo ascolti.
Il loro dialogo la dice tutta.
“Può essere ovunque, sentirà anche quello che ci stiamo dicendo.”
Katie ci tiene a dire banalità.
“Ehi, e tu che cazzo ne sai?” chiede Micah che, poverino, abbiamo appurato quanto faccia fatica a fare collegamenti e sillogismi.
“Non hai assolutamente alcun potere.”
“Ma questo non è vero e lo sai bene.”
Oh, guarda come lo sa bene, lei, che hai il potere. Si capisce da tutte le soluzioni che hai trovato al problema e da tutte quelle che hanno funzionato tra queste.
Via, chiamiamo il demonologo, Micah, hai già giocato tutte le tue carte, hai chiuso.
Katie chiama e scopre che il demonologo è partito.
“Ah, meno male” sospira Micah ed è strano che non venga raggiunto dal cordless in mezzo alla fronte, perché gli sarebbe stato bene.
Allora lei richiama il dottor Fredrichs perché non sa cosa fare e questi promette di raggiungerli l’indomani.
Katie però ormai ha realizzato che la situazione è peggiorata e così afferma “Se sopravviviamo fino a domani”. Alla buon’ora, ce l’abbiamo fatta almeno a stabilire che siete nella merda.
Ci siete soprattutto da quando ha preso in mano la faccenda Micah, cioè dall’inizio del film.
Diciottesima notte – 5 Ottobre 2006
Alle quattro il demone accende la luce, perché non è che può camminare sempre al buio, e si fa una passeggiata, poi chiude la porta sbattendola per svegliare i due fessi all’improvviso.
Micah con la sua solita sicurezza e la sua acuta perspicacia esclama “C’è qualcosa là fuori” ma noi lo sapevamo già da una quindicina di notti fa, solo che non si può pretendere che lui abbia già stabilito delle cose, sta ancora facendo delle ricerche e degli esperimenti.
Non solo, lui ha anche capacità comunicative degne di un pesce degli abissi ed esce dalla stanza pronto ad esporre al demone una serie di domande una più ispirata dell’altra.
“Chi c’è? (per cominciare, sia mai che il demone si decida a dirgli, dopo venti giorni, come si chiama, da dove viene e cosa sta cercando) Ti stai divertendo? (e qui non c’è bisogno di risposta, a me sembra proprio un divertimento incredibile sentirti dire caxxxte tutto il giorno e vederti farle per tutta la notte) Fatti vedere! (che non è proprio una grande idea, visto che già vi sta facendo cagxxe sotto pur essendo invisibile) Che problema hai?” (e qui mi rotolo dalle risate ogni santa volta perché non si può, dai, non si può. Ma il problema è tutto tuo Micah, e di quella povera ragazza che ti sta dietro; il demone i problemi li crea, non li ha).
A voglia lei a dirgli “Andiamo, andiamo via!” a piangere e a disperarsi, quel fesso non capisce niente di niente.
“Ci sta spaventando” asserisce.
Sì, direi di sì, non c’è bisogno di ribadirlo. Se è a noi che stai dando questa informazione ti assicuro che ci crediamo che siete spaventati, anche se da quello che combinate poi di giorno non si direbbe proprio.
Il demone continua ad aprire e chiudere porte, a camminare a far scricchiolare mobili e loro si rifugiano nel letto uno accanto all’altro.
Le loro reazioni a questa cosa mi lasciano sempre basita.
Il giorno dopo il demone decide di farsi sentire anche nelle ore diurne, perché effettivamente limitarsi alla notte pare uno spreco, con ‘sti due scemi, così dà un cazzotto ad una foto di loro due appesa in corridoio spaccandone il vetro e poi la graffia. Micah si offende pure chiedendo ad alta voce come mai sia graffiata solo la sua faccia e non quella della fidanzata.
Ti elargisco due consigli. Il primo è di mostrare un po’ di galanteria e non rimarcare il fatto che il demone se la sia presa con la tua foto e non con quella di Katie come fosse una brutta cosa. Il secondo è di farti due domande sul perché il demone sia incazzato con te. Micah, non ti può proprio vedere, non ti sopporta più. Eh sì che i demoni hanno pazienza da vendere essendo immortali.
Ma tu spaccheresti le palle anche a Jack Harkness, al Dottore, a Connor MacLeod e a tutti i vampiri del creato... Troverebbero tutti che la tua vita è fin troppo lunga.
“Tutte caxxxte” esclama infatti lui e, va beh, che dire ancora sulle sue facoltà mentali?
“Ti era già successo di giorno?” le chiede.
“Sta peggiorando” risponde lei.
Ah, vedete, mi ero sbagliata. Quando Katie ha chiamato il demonologo non era ancora del tutto peggiorata la situazione.
E comunque quel “sta peggiorando” induce a pensare che il processo di peggioramento sia ancora in atto, non è mica concluso, c’è tempo.
Nella scena dopo il dottore si ripresenta a casa loro ed è stupendo il fatto che lui, l’espertone in paranormale, dica loro “No no, io me ne vado, non posso aiutarvi”.
E se ne va!
Li molla lì come due stxxxzi dimostrando di essere l’unica creatura pensante in questo guazzabuglio di deficienti. Infatti il demone avrà apprezzato la sua genuina paura che è poi la sensazione che dovrebbe suscitare in tutti la serie di avvenimenti successi a questi due qui.
“Ce ne occupiamo da soli” conclude Micah mentre il dottore zompetta lontano e viene tanto da ridere a sentire quest’ennesima caxxxta.
Poi non andate via di casa, no. Posso capire che non serva a niente perché il demone vi segue, ma non pare una reazione così tanto sensata? Non pare nemmeno sensato smettere di riprendere e di dire caxxxte?
No, perché siete votati alla morte.
Finalmente lei dimostra umanità mettendosi a piangere e lui la consola “Andrà meglio stanotte”.
Eh certo.
Diciannovesima notte – 6 Ottobre 2006
Il demone si esibisce in tutto il suo repertorio, giusto per smentire la caxxxta di Micah, e così alle tre i due si svegliano e ricominciano la solita tiritera.
Che poi comunque fino a quell’ora di solito dormono sereni e beati, quindi vorrei capire dove sta il problema. Un essere umano normale non chiuderebbe più occhio dal terrore, ma questi finché il demone non rompe le balle russano come maiali.
“Mi faccio venire un’idea, faccio un po’ di ricerche devono esserci altre soluzioni.”
Micah apre la giornata successiva con questa bella stupidaggine che se ne sentiva la mancanza.
Trovata geniale numero 6, ma è la trovata costante del film.
Le ricerche di Micah.
Sembra che le ricerche di Micah siano strxxxate e che non portino a niente, che non abbiano fondamento e nemmeno criterio.
Infatti è così.
L’unica ricerca che gli riesce bene e che parte da uno dei nomi della tavola Ouija, Diane (tra i tanti si è sentito di scegliere quello, chissà perché, forse era meglio di Di-anne, se ne sarà accorto perfino lui), è anche l’unica che sancisce la definitiva perdita di ogni speranza.
Micah, bravo, in questo sei stato un campione.
Il problema è che questa cosa la capisce solo lo spettatore, perché anche di fronte all’inevitabile i due non sono atterriti più di tanto.
In pratica viene fuori che una certa Diane, in un’epoca addietro, ha subito le stesse cose che sta passando Katie e ha finito col morire.
Katie non pare cogliere la sottile allusione in tutto questo.
Il fatto che il nome te l’abbia lasciato scritto il demone sulla tavola non ti può far pensare che voglia fare con te la stessa cosa che ha fatto con Diane?
È passato da lei a te giusto per trovarsi qualcosa da fare, ma non è che può andare avanti per sempre così, eh? Quindi adesso ti farà fuori in qualche modo e poi si troverà qualcun’altra.
Ma non spaventarti più di tanto che la situazione STA peggiorando.
In tutto questo l’ultima decisione di Micah è “Non faremo assolutamente niente e se ne andrà da solo” certezza che lui ha tratto non si sa bene da quale ricerca fatta in precedenza.
La tensione sale, già che fino ad ora erano rimasti belli tranquilli e, ad un’ulteriore sollecitazione di Micah a provare non so bene quale nuova sua idea, Katie sbotta e ne nasce una bella litigata. Le recriminazioni sono alla base di quasi tutta la discussione perché lui accusa lei di avergli portato in casa quella roba e le dà la colpa di queste ultime due settimane di sciagure.
Che poi a me sembrava lui si stesse divertendo…
Katie invece vorrebbe studiare (sceglie momenti meravigliosi per farlo, devo dire) così parte con gli insulti e poi incaxxxta sale al piano superiore con lui che le urla dietro “Divertiti col tuo amico lì su!”
Peccato che poi lui salga a consolarla cinque secondi dopo portandosi sempre dietro la telecamera.
Ventesima notte – 7 Ottobre 2006
E qui si ride.
Sono le quattro e mezza quando la solita ombra passa sulla porta, poi afferra Katie per i piedi e la trascina per il corridoio.
Lui le corre dietro, ma la cosa dura poco, anche perché non c’è la telecamera dietro a riprenderli: grazie al cielo in questo caso Micah ha pensato bene di lasciarla dov’era.
Pochi secondi dopo riesce a strappare Katie dalle grinfie del demone e la riporta in camera.
Pensavate forse che sarebbero scappati fuori da casa loro in preda al terrore?
No, invece, si rifugiano in camera (luogo più volte dimostratosi sicuro) e si rannicchiano l’uno accanto all’altra a piangere e urlare.
A posto. La situazione è ufficialmente peggiorata infatti Katie, il mattino dopo, con la telecamera sempre sparata in faccia (che ormai da documentare vorrei capire cosa c’è), chiede a gran voce di lasciare casa.
Micah si trova stranamente d’accordo, ma fino ad un certo punto perché dice “Me ne andrei, se prima trovo un albergo”.
Sì, è vero, chiedi anche al demone di scegliere quale stanza preferisce perché se non gli piace va a finire che dà fuoco a tutto come al solito.
Comunque si decidono a partire, non prima di aver ripreso il morso che il demone ha lasciato sulla schiena di Katie.
Quando finalmente è tutto pronto per andare Micah trova Katie seduta contro il muro a maciullarsi una mano stringendo un crocifisso.
La banalità della cosa mi travolge come un’onda, ma Micah salva subito tutta la situazione facendo una cosa che di banale non ha nulla.
Brucia il crocifisso nel caminetto.
No... ma sei cretino forte.
Certo avrai pensato: se non ha funzionato niente di appropriato fino ad ora, sarà meglio fare una caxxxta incredibile sul finale per vedere che succede. Però il tuo amore per la vita è scandalosamente scarso. Contro un demone l’unica cosa appena appena ragionevole che viene in mente a tutti, perfino agli atei, è quella di schermarsi con un crocifisso…tu lo bruci?
E adesso ti metterai ad ascoltare le canzoni di Marilyn Manson?
Katie è andata del tutto, è sonnacchiosa, assente e dice cose borbottando. Lo capirebbe chiunque che c’è qualcosa che non va, soprattutto sentendola affermare “É meglio se restiamo, non voglio più andare via, sento che stanotte andrà meglio”.
Micah, non ti pare il caso di trascinarla a forza fuori di casa, scappare a gambe levate o piantarle il crocifisso ormai bruciacchiato nel cuore?
No, lui pare un po’ sorpreso dalle richieste della fidanzata, ma accetta.
“Non so che sta succedendo ma è una pazzia” afferma, ed è sensato che la pensi così e rimanga lo stesso a casa a trascorrere un’altra notte?
No, ma è probabile che non capendo cosa succede, come peraltro ha affermato più volte nel corso del film, Micah si senta più tranquillo a fare una cosa molto stupida piuttosto che una un filino più intelligente, almeno rimane in character.
Ventunesima (e grazie al cielo ultima) notte – 8 Ottobre 2006
Anche i più grandi piani vengono sventati e considerando che qui di piani non se n’è vista l’ombra...
Come Micah abbia il coraggio di dormire vicino a quella donna lo sa solo lui. Sta di fatto che all’una e ventisette, un po’ prima del solito che stanotte ha tante cose da fare, il demone si impossessa di Katie, la fa alzare e la lascia lì a guardare il fidanzato per quelle tre quattro ore. Chissà che ci trova di divertente il demone in questa attività inutile.
Alle tre e un quarto si stufa pure lui, però, e manda Katie fuori dalla stanza.
In tutto questo Micah dorme sempre come uno strxxxo, infatti per farlo svegliare il demone fa urlare Katie dal piano di sotto. Lui si precipita giù e tra le urla di entrambi intuiamo che il poveraccio ha fatto la fine del coglione che scherza coi demoni.
Dei passi annunciano il ritorno in camera di Katie che ci delizia l’esistenza scaraventandoci il cadavere di Micah sulla telecamera per poi fissare l’obiettivo con sguardo indemoniato.
Il tutto si chiude così, e mi dispiace pensare alla povera Katie sopravvissuta più di vent’anni col demone che invece ha sopportato solo una ventina di giorni il suo fidanzato Micah prima di stufarsi e farli fuori tutti e due.
I finali di questo film sono tre, ma ho preferito questo su tutti perché c’era il cadavere di Micah scagliato con forza contro la telecamera, a dimostrazione di quale fosse il vero oggetto del fastidio provato dal demone per tutto il tempo.
Gli altri due finali vedono comunque sempre la morte di Micah, perciò si capisce che il personaggio ha infastidito perfino gli sceneggiatori stessi.
In allegria Nasty Taste
VOTO: