GENERE: Drammatico

REGIA: Christopher Nolan

CAST: Hugh Jackman, Christian Bale, Michael Caine, Rebecca Hall, Scarlett Johansson, David Bowie, Andy Serkis, Piper Perabo, Jamie Harris.

DURATA: 135 '

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TRAMA: Robert Angier (Hugh Jackman) e Alfred Borden (Christian Bale), due celebri illusionisti nella Londra a cavallo tra '800 e '900, si sono conosciuti quando erano ancora due talentuosi prestigiatori in erba. Con il passare degli anni, la loro abilità li ha trasformati in acerrimi rivali, ossessionati dalla gelosia per i rispettivi successi. Per raggiungere la supremazia nel campo della magia, Robert e Alfred non esitano a sfidarsi a colpi di trucchi e inganni, rischiando non solo la propria vita ma soprattutto quella delle persone intorno a loro...

CRITICA: Un film intitolato THE PRESTIGE - Il Prestigio non può permettersi di svelare, ALLA PRIMA DICASI PRIMA inquadratura del "personaggio misterioso" nell'appartamento di Sarah, la reale natura del carattere in oggetto, il cui segreto viene poi facilmente intuito dallo spettatore medio che si ciba di cinema entro pochi minuti grazie alle lampanti frasi pronunciate da Cutter, il personaggio interpretato da Michael Caine, forse la migliore interpretazione del film.

Un film piatto che scorre stancamente verso un incipit mai pieno, mai avvolgente, una storia che gioca sull'illusionismo e sulla magia mostrandoci in realtà ben pochi prestigi, se non l'affascinante "numero dei pesci rossi" e qualche trucchetto del mestiere sciovinato da Cutter, una storia di rivalità tra illusionisti fatta di batti e ribatti troppo ripetitivi che alla fine viene ad annoiare, intervallata dagli appassionanti, questi si, racconti delle voci narranti di Robert Angier e Alfred Borden alla lettura dei rispettivi diari dei segreti.

Tre le presenze femminili, Piper Perabo (Julia Angier), Scarlett Johansson (Olivia Wenscombe) e Rebecca Hall (Sarah Borden), le prime due piuttosto inutili, più che buona l'interpretazione di Rebecca Hall, la Johansson forse in questo film alla sua peggiore interpretazione, sarebbe meglio dire che stavolta si è superata... in negativo. "L'Illusione" forse inizia a svanire anche per lei.

Una storia che non decolla, nonostante si respiri un'atmosfera coinvolgente grazie anche alla perfetta realizzazione tecnica in scenografie, fotografia e costumi davvvero da plausi che ci fanno vivere a grandi respiri l'Era Vittoriana ed il periodo a cavallo tra il 1800 ed il 1900, il periodo di Thomas Edison, dell'elettricità e del grande boom di invenzioni ed innovazioni tecnologiche, un giudizio tuttavia che non può essere positivo se si considera che alla direzione abbiamo uno dei registi contemporanei più brillanti, il grande Christopher Nolan, qui al suo film di minore spessore, autore anche della sceneggiatura insieme a Jonathan Nolan, una sceneggiatura carente che non affonda mai il colpo, che non regala allo spettatore il fatidico "Prestigio" tanto promesso ed ammiccato dal titolo di testa.
VOTO: 6